Risanamento del Ceresio, Regione Lombardia conferma lo stanziamento di oltre un milione di euro: «Una risposta concreta» al problema della depurazione degli scarichi nel lago. I fondi sono quelli del Patto per la Lombardia siglato a suo tempo con il premier .
Gli interventi di risanamento del Ceresio, per un costo complessivo di due milioni di euro, rientrano nell’ambito di un piano di opere da oltre diciotto milioni di euro per la depurazione dei laghi Prealpini, che l’assessore all’Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile della Lombardia, , ha portato in approvazione, nella seduta di Giunta di ieri, sotto forma di delega delle funzioni di organismo intermedio per l’attuazione degli interventi di depurazione dei laghi prealpini previsti nel Patto per la Lombardia.
«Grazie a questi importanti investimenti, per 10 milioni a carico di Regione Lombardia e 8.148.148,03 cofinanziati dai rispettivi Uffici d’ambito – sottolinea l’assessore regionale – riusciremo a implementare e ottimizzare il servizio idrico integrato, tramite un investimento complessivo di oltre 18 milioni di euro. In collaborazione con gli Uffici d’ambito territoriali delle province di Brescia, Como, Lecco e Varese realizzeremo 30 interventi di collettamento finalizzati alla depurazione dei Laghi Prealpini».
Uno dei quali, il secondo più impegnativo dal punto di vista economico (due milioni di euro in tutto), riguarda la provincia di Varese, segnatamente gli “interventi per il miglioramento della qualità delle acque del lago Ceresio”, che tocca i Comuni di Besano, Bisuschio, Brusimpiano, Cadegliano Viconago, Cuasso al Monte, Lavena Ponte Tresa, Porto Ceresio, Viggiù. Regione Lombardia investirà su questo fronte circa un milione e 92mila euro, mentre il gestore provinciale del servizio idrico integrato Alfa Srl e i Comuni comparteciperanno alla spesa con poco più di 907mila euro.
«Una risposta concreta frutto della sinergia con il territorio – conclude Claudia Terzi – per completare, realizzare, migliorare e portare a termine tutte quelle azioni finalizzate all’adeguamento dei servizi di fognatura, collettamento e depurazione non conformi alla direttiva Ue dedicata al trattamento delle acque reflue urbane».
Il progetto prevede interventi che vanno dalla mappatura alla sistemazione della rete fognaria e delle stazioni di sollevamento: inizio lavori entro ottobre 2018 e conclusione entro novembre 2019.