Tra rilanci e attesa, per il Varese non è ancora arrivato il triplice fischio della partita che sta giocando fuori dal campo, quella per la salvezza della società.
In un quadro che non ha ancora trovato definizione le notizie rimbalzano, ritornano, si rifanno fresche d’un colpo. Uno dei nomi girati settimana scorsa – quando l’interessato si è svelato facendo squillare i telefoni delle redazioni locali – pare essere tornato a far capolino per un all-in che possa far saltare il banco: la cordata “romana” che fa riferimento a Benedetto Mancini starebbe provando un ultimo assalto per aggiudicarsi il Varese.
Il contatto capitolino è iniziato tempo fa (un mese e mezzo su per giù a detta dell’interessato) e partito con i migliori intenti (sotto forma di lettere), ma poi rinviato a più riprese prima di arenarsi giovedì al cambiamento delle condizioni iniziali.
Condizioni che non si sposavano più con le intenzioni di chi sta cercando di cedere la società, che coerentemente – a meno di diverse valutazioni maturate nelle riflessioni post weekend – dovrebbe respingere anche questo nuovo “affondo”, avendo cercato di dimostrare di non essere interessato a “liberarsi” della società ma di volerla indirizzare verso la soluzione ritenuta migliore per garantirle un futuro.
L’attesa resterebbe così concentrata sulla risposta di Sauro e Fulvio Catellani.
La strada che conduce agli Agenti FIFA, padre e figlio, è quella che è stata maggiormente approfondita: la stima e il rispetto nutrito nel mondo del calcio ha dato da subito l’impressione di essere la chiave di volta per un rilancio del Varese.
Un rilancio che deve percorrere due vie, una a breve termine e una a più lungo raggio. Tecnico, anzitutto, diventato necessario dopo il taglio drastico effettuato sulla rosa per questioni di budget. E – soprattutto – d’immagine, visto che le note vicissitudini dell’ultimo anno e mezzo hanno minato profondamente l’appeal del Varese: testimonianza ne è la freddezza – se non addirittura il disinteresse – del territorio rispetto alle difficoltà correnti.
Territorio che ha però forza e disponibilità e di fronte a un progetto serio, credibile e condotto dalle persone giuste potrebbe trovare il modo di dare un contributo. Per questo motivo le speranze dei tifosi biancorossi si sono concentrate sui Catellani, che si sono però presi ulteriore tempo per valutare le modalità del loro ingresso: come normale che sia, la questione quote (che si traduce in impegno a far fronte alla situazione debitoria pregressa) va approfondita fino in fondo per trovare la giusta dimensione d’accordo.
Nell’attesa di novità concrete e definitive, il Varese di Paolo Tresoldi tornerà ad allenarsi oggi pomeriggio (ore 15) per la prima delle quattro sedute settimanali, tutte al Franco Ossola: pomeriggi fino a venerdì, sabato invece seduta in mattinata (ore 10.30). I biancorossi avranno anche possibilità di stare insieme e scambiarsi gli auguri di Natale, perché questa sera la Ferramenta Maccecchini offrirà alla prima squadra e ai suoi collaboratori una cena al ristorante “C’era una volta” di Sant’Ambrogio: tutti i presenti saranno anche omaggiati di un regalo della ferramenta.
Un gesto che testimonia una volta di più quante persone tengano al Varese e ai ragazzi che vestono il biancorosso; persone che non vedono l’ora di vedere la società svoltare verso un futuro finalmente sereno.