– Mancano meno di due settimane a uno degli appuntamenti diventato parte della tradizione saronnese. La festa di sant’Antonio Abate c’è sempre stata, ma negli ultimi dieci anni si è arricchita di tante novità e iniziative, che dureranno quasi una settimana. La nuova festa inizia negli anni 2007 e 2008 con un itinerario della memoria che trova nella ricostruzione di un borgo antico contadino il centro di raccolta visiva di usi e costumi della tradizione popolare della nostra terra saronnese.
«Recuperare, valorizzare, raccontare e tramandare: è stato in questi ultimi anni un impegno costante portato sempre avanti con grande entusiasmo e orgoglio in un crescendo di proposte e novità senza venire meno allo scopo principale: raccogliere fondi per la conservazione della chiesetta» dicono i responsabili. «Chiuso un ciclo con l’ultima edizione della rievocazione storica ci si affretta ad aprirne un altro, di sicuro interesse quale proseguo di conoscenze e recupero delle nostre tradizioni culturali e folkloristiche, ma non prima di ringraziare tutti: sponsor, amici, figuranti per il loro sostegno, che hanno permesso di guardare sempre al futuro con la massima serenità».
Un programma molto fitto: sabato 13 gennaio animazione del borgo contadino dalle 9 con personaggi in costume d’epoca, animali, venditori ambulanti, giochi, apertura stand ed esposizione lavori delle scuole di Saronno sul tema Vita in Cascina 1700-1800. Premiazione del concorso alle 15.30. Dalle 12 i piatti della tradizione lombarda. Alle 14.30 e alle 16 “Tutti al circo”, spettacolo di clown e giocolieri. Alle 17, alla luce delle lanterne, sfilata di biciclette da lavoro per le vie del centro. Alle 19 polentata accompagnata da canti e folklore d’osteria.
Domenica 14 gennaio animazione del borgo contadino in mattinata, alle 12 apertura dell’osteria del borgo con i piatti della tradizione. Fino alle 15 con il momento più atteso, il corteo storico e la rievocazione dei momenti più significativi della storia della chiesetta di Sant’Antonio Abate al Lazzaretto. Alle 17.30 l’Osteria del Borgo presenta “Sant’Antoni in del desert”, il famoso canto della tradizione popolare tradotto e cantato in dialetto lombardo dagli amici dell’Osteria.
A seguire canti d’osteria e distribuzione di trippa, polenta, salamelle e vin brulè. Lunedì 15 e martedì 16 visite guidate per le scuole al borgo e alla chiesa dalle 9.30. Mercoledì 17 animazione del borgo contadino e piatti della tradizione. Alle 15 la consueta benedizione degli animali; a chiudere la kermesse alle 20.30 intrattenimento con il corpo musicale cittadino e falò di Sant’Antonio.