– «Non bastano le promesse da milioni di euro. Varese è in forte declino, e l’amministrazione Galimberti non ha saputo far nulla per impedirlo».
Roberto Leonardi, coordinatore cittadino di Forza Italia, fa un bilancio inesorabilmente negativo sulla giunta di centrosinistra. E traccia le linee della futura azione politica del suo partito per migliorare la Città Giardino.
È terminato il 2017 e credo che Varese sia nello stallo assoluto e forse persino in ulteriore declino, e non bastano le promesse di milioni euro per dire che Varese sia ripartita davvero e comunque è di certo peggiorato in questo anno e mezzo il rapporto tra l’amministrazione e i cittadini, l’amministrazione e i media e tra la maggioranza e la minoranza. In tutti i casi registro un clima di tensione. I cittadini lamentano un’assenza
di capacità di ascolto da parte della giunta, i giovedì del sindaco sono proprio una farsa teatrale e i quartieri sono completamente dimenticati. I media sanno solo quello che fa comodo all’immagine della maggioranza, infine le minoranze sono del tutto inascoltate, ogni cosa presentata viene bocciata e quando nelle commissioni qualche esponente della minoranza, delegati compresi, chiede approfondimenti viene accusato di far perdere tempo e denaro pubblico. Siamo ben lontani da quanto promesso in campagna elettorale.
Il motivo della chiusura è secondo me nel fatto che la giunta faccia solo politica e non sappia amministrare e quindi la maggioranza, tranne alcuni esponenti illuminati e che stimo, pensa solo a gestire un potere politico che vede la sua massima espressione in tema di bilancio e di urbanistica. In questi mesi sono state presentate diverse mozioni interessanti dalla minoranza, a partire da Forza Italia, così come emendamenti interessanti al bilancio. Tutti bocciati perché la cattiva politica vuole così e quindi siamo ben lontani dalla buona amministrazione che vede nel cittadino e nell’interesse pubblico l’unico fine.
La sicurezza è il nostro nervo scoperto e questa amministrazione non è in grado di affrontarlo e tantomeno di risolverlo. Lo dicono i cittadini e basta girare per la città. La zona stazioni e piazza della repubblica, solo per fare due esempi, sono zone invivibili e le ordinanze antibivacco di questa giunta sono state un buco nell’acqua e a tutt’oggi non ho ancora capito quale sia il progetto sicurezza per Varese proposto dalla giunta. Questa amministrazione è troppo debole per affrontare il tema sicurezza che rischia di diventare irreversibile. Forse dovrebbe dedicare più tempo e più risorse, definendone la sua priorità, anziché spendere inutilmente denaro in comunicazione, ad esempio nel progetto Nature urbane o nel comunicatore assunto per il rilancio del brand Varese, mentre i cittadini hanno paura ad uscire da casa. Una città non sicura non avrà mai un piano culturale e turistico realizzabile.
Il Piano sosta, pur con tutte le toppe dell’ultima ora, è il principale errore politico e amministrativo di questa giunta. Ha incentivato il parcheggio selvaggio perché basta girare per Varese per trovare le macchine in posti non adibiti a parcheggio; i paesi limitrofi, ad esempio Morosolo, Casciago, Induno Olona e Malnate, hanno visto arrivare le macchine dei varesini in fuga. E poi i costi troppo elevati del centro che ha solo garantito l’ulteriore successo dei centri commerciali. Nel 2021 i cittadini si ricorderanno di essere stati vessati con un piano che con la tutela dell’ambiente non ha nulla a che vedere a meno che l’Arpa di varese non dica il contrario, ma mi dicono non essere mai stata interpellata e anche questo fa riflettere.
Il progetto stazioni farà arrabbiare ancora di più i cittadini perché saranno soldi, qualora arrivassero, spesi male. Sarà come il telo che vogliono mettere davanti alla caserma Garibaldi, bello esteticamente, ma copre un immobile in condizioni disastrose e i problemi vanno risolti e non coperti. Così il progetto stazioni, progetto di pura estetica che non avrà nessun impatto sul benessere reale della città. Si spenderanno milioni di euro mentre i quartieri sono in uno stato di degrado, mentre l’accessibilità di varese per i disabili è un problema, mentre non si fa nulla per la sicurezza, per il commercio e l’economia locale e così via però avremo un bosco alla stazione e il piazzale Kennedy inutilmente trasformato.
Anche sul comparto teatro, piazza repubblica e caserma Garibaldi la giunta è bloccata, mentre proprio quello dovrebbe essere una delle priorità di varese, data la posizione centrale dell’area, dato il problema insicurezza che proprio lì si è annidata e vista la presenza di un immobile con enormi potenzialità, ma del tutto sprecate. La soluzione attuale è un bel telo, del tutto inutile nella sostanza e con ulteriori costi per i varesini. Il telo della caserma Garibaldi è la giusta metafora per questa giunta, capace fin dall’inizio del proprio mandato di coprire tutti i problemi, anziché affrontarli e risolverli.
Lo stato di salute del centrodestra è ottimo e le recenti elezioni siciliane ne sono una prova. Il cosiddetto renzismo è finito, a Varese anche il galimbertismo è da tempo tramontato e si registra un nuovo entusiasmo nel centrodestra, con volti nuovi che si avvicinano e che emergono, nuovi progetti da realizzare e soprattutto vediamo crescere i segnali di stima degli italiani e, per quanto di mia competenza, dei varesini. Il centrodestra varesino non solo è in crescita per come si sta ponendo e per l’attività politica che fa sul territorio, ma anche per un clima di tensione che si respira all’interno della maggioranza che è sempre più spaccata e che i cittadini avvertono. Credo che a varese non si sia mai visto un sindaco offendersi con alcuni esponenti della sua maggioranza per aver votato a favore di un emendamento delle minoranze, proprio il sindaco che proclama trasparenza e collaborazione tra forze politiche e un sindaco che si offende non può essere il sindaco di tutti i cittadini.
Il Pd in questi anni ha avuto tutto il tempo per dimostrare le proprie capacità, ma in realtà ha dato solo prova di non sapere gestire il potere, è stato in grado di creare forti dissensi interni e fratture che hanno viste uscite dal Pd sbattendo la porta per creare nuove soggetti politici. Questa frantumazione partitica fa perdere credibilità e allontana sempre di più i cittadini dalla politica perché sono stanchi di vedere litigare per una gestione del potere e il Pd varesino rispecchia l’incapacità del Pd nazionale.
Io non credo che il M5S rispecchi una minaccia perché all’incompetenza di molti di loro si aggiunge l’assenza di un vero e proprio progetto politico, sia a livello nazionale, sia a livello locale. Chi fa politica non può solo distruggere gli avversari, ma deve dare ai cittadini una prospettiva politica e un progetto politico credibile e costruttivo. A Varese il M5S è assente, a parte la proposta fatta contro il Piano sosta. Se in futuro presenteranno un progetto politico per la città lo leggeremo.
Sta terminando il 2017 e devo fare un bilancio molto positivo di Forza Italia a Varese. Siamo stati molto attivi in consiglio comunale, molto attivi politicamente con tante iniziative sul territorio e in tutti i quartieri, sempre dalla parte dei cittadini. Stiamo aumentando come militanti sia in termini quantitativi, sia in quelli qualitativi; si è instaurato un’ottima sintonia con i vertici provinciali e con i referenti di Forza Italia in tutta la Provincia e stiamo lavorando per aggregare a Varese tutte le forze politiche e civiche che non condividono le scelte di questa maggioranza. Inoltre abbiamo tante idee e progetti per il 2018 grazie all’impegno di tutto il partito che vede il forte traino dei gruppi donne, giovani e seniores di Forza Italia. Di certo continueremo a girare tutti i quartieri della città per portare le nostre idee e progetti e per far ritornare ai cittadini la voglia di votare e di scegliere chi tutti i giorni ha deciso di metterci la faccia. Insomma Forza Italia è una squadra rinnovata che con l’entusiasmo del 1994 è già pronta ad affrontare le prossime sfide elettorali, a sostegno di tutti i nostri candidati, tra cui di certo Lara Comi e Luca Marsico.