– Ci sono storie delicate e bellissime che ben avviano all’anno nuovo: come quelle che nascono in mezzo ai bambini e si fanno portavoce della loro spensieratezza.
Protagonista dell’ultima cronaca di quartiere del 2017 che annotiamo su questi spazi, la quinta elementare della scuola Sacco di via Brunico, che martedì 19 dicembre si è vista piombare in classe il mitico Angelo Monti, il sindaco dei tredici giorni nonché presidente onorario dei Monelli della Motta (guidati dal 2010 da Giuseppe Redaelli, patron della Tipografica Varesina).
«Quel giorno – spiega il simpatico Angelo, 86 anni il prossimo 27 gennaio – ero andato in dieci scuole: e meno male che un amico mi ha accompagnato in macchina. Tutti gli anni, e quello che viene faranno tredici, vado a portare personalmente ai bambini i biglietti sui quali chiedo di esprimere un pensiero o un desiderio: il 14 gennaio, dopo le vacanze, passo a ritirarli perché poi li dobbiamo applicare sui palloncini colorati che verranno lanciati da tutte le scolaresche il 17 gennaio, alle 11.30 in punto, in piazza della Motta a Sant’Antonio, dopo la benedizione degli animali».
Quest’anno i palloncini non sono andati molto lontano; ma, complice il vento freddo di tramontana che soffiava in quei gelidi giorni, ci hanno legati in maniera beneaugurale alle zone del riso.
«Dalla parte del bigliettino con la frase del bambino è scritto il nome della scuola, dall’altra l’indirizzo dei Monelli della Motta, di modo che ogni anno ce ne tornano indietro un bel po’. E se in passato sono arrivati in Germania e in Francia, una volta persino nella ex Jugoslavia, quest’anno il vento li ha portati un po’ a Vercelli, un po’ nel Novarese e gli altri a Pavia». A testimoniarlo la manciata di talloncini ritornati all’oratorio di San Vittore: una quindicina in tutto,
ai proprietari dei quali è stato recapitato in dono il Calandari della Famiglia Bosina. E così è successo che proprio un signore di Novara ha ritrovato il palloncino di Franco, un bimbo di quinta della primaria di Belforte, nel suo cortile, e lo ha fatto recapitare al mittente da parte del nostro Angelo con tanto di auguri di buon anno nuovo: sul bigliettino del piccolo, che arriva da un paese di guerra, era impresso un dolce messaggio di pace.
Inutile dire che la sorpresa e la commozione in classe da parte delle insegnanti e degli alunni sono state enormi: anche perché dopo tanti anni in cui si è potuto partecipare solo con il pensiero per svariate ragioni, finalmente, il 17 gennaio proprio la quinta di Franco tornerà fisicamente in Piazza della Motta con le sue maestre a lanciare i palloncini rappresentando il plesso di via Brunico alla festa cittadina più importante. L’ultima volta della Sacco a Sant’Antonio risale al gennaio 2011: ed è un ritorno importante, perché la scuola che porta il nome del medico che scoprì il vaccino contro il vaiolo osservando le giovenche al mercato della Motta ritroverà la sua storia nel 45° dall’intitolazione, che avveniva nel 1973. «A tutti i bambini – conclude Monti – io racconto che il loro pensiero viaggerà sulle ali del vento. E sono molto contento che quest’anno la Sacco sia di nuovo con noi a vedere volare i suoi pensieri».