Notizie preoccupanti arrivano dal Centro Geofisico Prealpino, che ha registrato la prima soglia di magra del Lago Maggiore. Questa mattina l’idrometro della stazione di Ranco, infatti, segnava quota 192,98 metri sopra il livello del mare, mentre a Sesto Calende, ieri, domenica 12 giugno, il livello del lago risultava oltre tre centimetri sotto lo zero idrometrico.
Nell’ultima settimana il Verbano è sceso di tre centimetri al giorno, a causa delle alte temperature sopra la media e della mancanza di precipitazioni (e non sembra che nei prossimi giorni si vedrà qualche goccia di pioggia).
Questi valori confermano l’allarme lanciato da Parma, dove, negli scorsi giorni, si è riunito in seduta straordinaria l’Osservatorio degli utilizzi idrici del Po: da quanto emerso nel summit, nel bacino padano il fabbisogno di acqua è alto, ma le disponibilità sono «in esaurimento». È una crisi «con valori mai visti da 70 anni»: la neve sulle Alpi è totalmente esaurita sia in Piemonte che in Lombardia, e i laghi – ad eccezione del Garda – sono ai minimi storici del periodo (il Lago Maggiore ha una quota di riempimento del 34%).
Questo potrebbe portare alle prime limitazioni per i mezzi pesanti sui traghetti tra Intra e Laveno, con la riduzione della portata massima dei veicoli a 380 quintali, e creare seri problemi ai camionisti, soprattutto in vista della chiusura del ponte di ferro tra Castelletto e Sesto Calende per un intervento sui giunti del ponte stesso: qui, dal 20 giugno al 17 luglio, il traffico sarà interrotto dalle 22 alle 6, mentre durante il giorno si potrà circolare solamente a senso unico alternato.