È iniziata ieri, martedì 14 giugno, nell’Alto Varesotto, l’esercitazione “Odescalchi”, che prevede attività militari via terra, aria e acqua. Tra oggi e domani, i comuni che si affacciano sul Lago Maggiore saranno protagonisti delle operazioni congiunte dell’Esercito italiano (con tutte le forze, dai vigili del fuoco alla protezione civile e al soccorso sanitario) e di quello svizzero, impegnati in diversi scenari di calamità simulati.
Non essere presi alla sprovvista
Due frane interrompono le vie di comunicazione terrestre in entrambe le direzioni, è in corso un incendio, dall’elicottero UH205 dell’Aviazione dell’Esercito e da un Aw139 dei Vigili del Fuoco si calano quattro aerosoccorritori mentre i velivoli sono in volo a punto fisso, i gommoni di Areu arrivano per dare una mano. È successo questa mattina a Maccagno con Pino e Veddasca ed è solo una parte di ciò che accadrà nel corso dell’esercitazione. Tra la giornata odierna e domani, infatti, seguiranno altri scenari catastrofici a cui le forze di intervento dovranno rispondere: dovranno essere pronte a qualsiasi tipo di situazione, cercando di dare il meglio di sé per non farsi cogliere impreparate nel caso di vere emergenze. Dissesti idrogeologici e cambiamenti climatici hanno infatti dimostrato che scenari simili a quelli simulati sono, in realtà, all’ordine del giorno.
Già alla fine di gennaio abbiamo visto la testimonianza della capacità di collaborazione tra l’Esercito italiano e quello svizzero durante l’intervento congiunto tra Vigili del Fuoco dei due Paesi nel corso dell’incendio a Gambarogno.