Continuano le indagini sull’omicidio-suicidio di Daniela Randazzo (57 anni, di Busto Arsizio) e Franco Deidda (62 anni, si era trasferito nel milanese quasi un anno fa da Recco), sebbene siano ancora molte le questioni da chiarire.
38mila euro e un flacone di Xanax
Non si conosce ancora molto delle ultime ore delle vittime. Una telecamera della videosorveglianza privata ha ripreso gli ultimi istanti di vita della 57enne che, dopo aver sparato a Deidda, si è tolta la vita gettandosi dal balcone della casa dell’uomo, avvolta in una vestaglia nera. Confrontando il filmato della videosorveglianza con la testimonianza di una vicina che ha assistito al suicidio dell’assassina, la donna si sarebbe arrampicata sul davanzale del balcone di Deidda e, dopo aver puntato la pistola anche contro se stessa, è caduta nel vuoto. Su sei proiettili, nel tamburo del revolver intestato legalmente a Franco Deidda, infatti, ce n’erano solamente quattro, e l’arma è stata trovata poco distante dal corpo di Daniela Randazzo.
Nell’appartamento dell’uomo era tutto in ordine e i Carabinieri hanno rinvenuto parecchi contanti: 23mila euro nella zona giorno e 15mila in camera da letto. Il Pubblico Ministero Stefania Brusa ha inoltre deliberato che venga effettuata un’analisi tossicologica per capire se Deidda avesse assunto farmaci, prima di essere ucciso: l’uomo, quando è stato rinvenuto, aveva una postura rilassata, con le gambe incrociate, e nella borsetta da donna rinvenuta a lato del letto matrimoniale c’era un flacone di Xanax (benzodiazepina ansiolitica).
La causa dei decessi
Martedì 14 giugno, il medico legale Luca Tajana ha effettuato l’autopsia sui corpi delle due vittime, confermando le cause dei decessi: Deidda è stato ucciso da un colpo d’arma da fuoco nella zona parietale destra, mentre Randazzo è morta in seguito ai traumi e alle lesioni cerebrali riportate.
Oggi la famiglia di Daniela Randazzo le darà l’addio in forma privata, con una cerimonia laica a cui parteciperanno soltanto i parenti stretti.