Era nell’aria e il provvedimento è in arrivo. Nelle prossime ore, pare comunque entro domani, il sindaco di Varese Davide Galimberti, firmerà l’ordinanza sulla limitazione dei consumi di acqua in città. L’intervento era stato richiesto attraverso una lettera di LeReti, il gestore idrico del capoluogo e di altri 33 comuni della provincia.
Il gestore dunque, in conseguenza del grave stato di siccità in atto, ha incalzato il Comune varesino e tutte le amministrazioni che ancora non hanno emesso un’ordinanza ad hoc, a provvedere chiedendo ai cittadini un uso attento e parsimonioso dell’acqua potabile, cui bisogna ricorrere solo se necessario, cioè per uso domestico, igienico-sanitario, produttivo e antincendio.
L’obiettivo è quello di evitare un aggravarsi dell’emergenza, che, nel caso di una perdurante crisi idrica, potrebbe portare al razionamento, spettro da scongiurare. L’ordinanza, come già avvenuto in diversi comuni della provincia, vieterà, tra l’altro, di riempire le piscine private e le vasche di accumulo non strettamente legate ai fini produttivi, innaffiare orti e giardini, lavare le auto (ad eccezione degli autolavaggi). Rimane possibile anche la chiusura di lavatoi e fontane. Per i trasgressori sono previste multe che possono arrivare a diverse centinaia di euro.
Leggi l’elenco dei Comuni a cui LeReti ha chiesto l’ordinanza per la limitazione dei consumi di acqua:
Arcisate, Azzate, Barasso, Besnate, Bodio Lomnago, Brezzo di Bedero, Buguggiate, Cantello, Caravate, Carnago, Caronno Varesino, Casciago, Castronno, Cazzago Brabbia, Cittiglio, Comerio, Cunardo, Daverio, Galliate Lombardo, Gazzada Schianno, Germignaga, Inarzo, Induno Olona, Jerago con Orago, Lozza, Luino, Luvinate, Malnate, Marzio, Monvalle, Morazzone, Maccagno con Pino e Veddasca, Sangiano, Varese.