La pioggia di ieri sera, giovedì 23 giugno, e quella che dovrebbe arrivare nei prossimi giorni sono ben lontane dal risolvere la situazione di siccità che sta affliggendo la Lombardia e il Nord Italia. E, vista la mancanza di rovesci abbondanti, l’emergenza idrica potrebbe durare fino alla fine di luglio (ad agosto, invece, con il fatto che molte famiglie andranno in vacanza, nel Varesotto ci sarà comunque un “risparmio” idrico).
Lereti, la società che si occupa delle attività di distribuzione del servizio idrico in trentaquattro Comuni del Nord della provincia, tra cui Varese, sta chiedendo ai sindaci di emettere delle ordinanze per limitare il consumo dell’acqua. A breve, quindi, dovrebbe prendere il via un provvedimento che cercherà di sensibilizzare la popolazione ed evitare che si passi alla fase successiva dell’emergenza: il razionamento. Se si dovesse arrivare a questo punto, probabilmente ai cittadini verrà vietato riempire le piscine private, innaffiare orti e giardini e lavare le auto; oppure si chiuderà l’erogazione notturna.
Per il momento, si prevede di chiedere alla popolazione di utilizzare l’acqua potabile solo se necessario (quindi per uso domestico, igienico-sanitario e produttivo) nei comuni di Arcisate, Azzate, Barasso, Besnate, Bodio Lomnago, Brezzo di Bedero, Buguggiate, Cantello, Caravate, Carnago, Caronno Varesino, Casciago, Castronno, Cazzago Brabbia, Cittiglio, Comerio, Cunardo, Daverio, Galliate Lombardo, Gazzada Schianno, Germignaga, Inarzo, Induno Olona, Jerago con Orago, Lozza, Luino, Luvinate, Malnate, Marzio, Monvalle, Morazzone, Maccagno con Pino e Veddasca, Sangiano e Varese.
Sta di fatto che, comunque, la siccità è un grave problema e il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, che già ha chiesto alla Commissione europea di intervenire per creare un fondo a favore degli agricoltori che subiranno dei danni, sta valutando la richiesta dello stato di emergenza.