Come già annunciato, ieri, sabato 25 giugno, in piazzetta Valeria Soresin, nella zona di Biumo Inferiore, è stata inaugurata la panchina gialla in onore di Giulio Regeni, dottorando italiano dell’Università di Cambridge rapito a Il Cairo il 25 gennaio 2016 e ritrovato senza vita e con evidenti segni di tortura il 3 febbraio seguente.
Alla presentazione, la cui iniziativa è stata promossa dal consigliere comunale di Varese Luca Battistella e dal gruppo locale di Amnesty International 296, era presente anche Alessandro Alfieri, senatore per il Partito Democratico, che ha commentato che «per continuare la ricerca della verità sono importanti eventi di sensibilizzazione del territorio come questo».
«Lasciare un segno tangibile»
La scelta della data, ovviamente, non è casuale: oggi, 26 giugno, è la Giornata internazionale dedicata alla vittime di tortura. «Attraverso il simbolo della panchina, ormai usato ovunque anche per commemorazioni diverse, si prova a lasciare un segno tangibile di partecipazione nella lotta contro questo crimine» ha spiegato l’Assessore alla rigenerazione urbana Andrea Civati.
«In questo messaggio c’è anche tutta la forza di Amnesty International Italia, che da subito si è fatta carico della causa per difendere la verità sulla morte dell’ennesima vittima deceduta a causa delle brutali torture cui è stata sottoposta ingiustamente. Ecco perché la panchina gialla, con i colori che distinguono i difensori di tutti i diritti umani quali sono gli attivisti di Amnesty International, come il gruppo di Varese con il suo Comune» ha sottolineato il consigliere Battistella.
(foto di repertorio)