Capri, Capitaneria dispone chiusura Grotta azzurra


Napoli, 25 ago. (Apcom)
– La Capitaneria di porto di Capri ha
disposto la chiusura dello specchio d’acqua antistante la Grotta
azzurra nell’isola di Capri. La decisione è arrivata dopo una
giornata convulsa caratterizzata prima dal ritrovamento di una
schiuma biancastra maleodorante e poi dalla ‘riapertura’ per
circa un’ora ai turisti.

La disposizione della Capitaneria riguarda un raggio di 20 metri
dall’ingresso della famosa insenatura naturale fino a quando non
arriveranno i risultati delle analisi che l’Arpac della Regione
Campania sta effettuando in queste ore. È vietata, dunque, la
navigazione, la sosta e qualsiasi attività nautica compresa al
pesca per tutti i natanti escluse le unità navali della Guardia
costiera e delle forze di polizia.

Intanto sono tre i barcaioli refertati presso l’ospedale
Capilupi dell’isola per una serie di disturbi lievi come nausea,
capogiri e tosse.

L’ennesima giornata ‘nera’ per la grotta famosa in tutto il
mondo è iniziata questa mattina quando un gruppo di barcaioli ha
aperto l’antro per accompagnare un gruppo di turisti. Una volta
entrati nella cavità naturale hanno notato una scia bianca
schiumosa e avvertito un odore urticante e nauseabondo. Usciti in
mare aperto hanno poi provveduto ad avvertire i Carabinieri che a
loro volta hanno allertato i tecnici comunali. Immediato
l’intervento di Carabinieri, Guardia costiera e tecnici
dell’Arpac

(Agenzia regionale per la protezione ambientale della
Campania) che hanno provveduto a prelevare alcuni campioni di
acqua di mare per analizzarli. Nel frattempo, nonostante i
sindaci dell’isola non abbiano disposto alcun provvedimento di
chiusura, i barcaioli hanno preferito evitare di entrare nella
grotta così come consigliato dalle forze dell’ordine. Col passare
delle ore, mentre quanto avvenuto ad Anacapri ha fatto il giro
dell’isola azzurra, la chiazza è scomparsa anche perchè
trascinata dalla corrente. Diminuito notevolmente anche il
cattivo odore. Per questo motivo, dalle 15.45 alle 16.45 i
barcaioli hanno ripreso le visite nella grotta. Poco dopo le 17,
infine, la disposizione della Capitaneria di porto.

Intanto la Procura ha aperto un fascicolo sull’accaduto. Il Pm
che si occuperà del caso è Federico Bisceglie, lo stesso che si
sta interessando dello sversamento di liquami nello specchio
d’acqua antistante la grotta ad opera di due operai di una ditta
di Castellammare di Stabia. Tante le ipotesi su cui stanno
lavorando gli investigatori anche se per capire se ci sia stato
dolo o si sia trattato di un incidente, occorrerà attendere le
analisi dell’Arpac. I tecnici dovranno, infatti, capire che
sostanza abbia generato i miasmi e la schiuma. Risultati che si
avranno non prima di 24-48 ore.

Psc/Lux

MAZ

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