Legambiente Lombardia ha partecipato oggi al presidio davanti a Palazzo Marino, sede del Comune di Milano, organizzato dalle associazioni ambientaliste contrarie al Masterplan di Malpensa. “Siamo qui per testimoniare che non vogliamo la distruzione della brughiera, non importa quante compensazioni verranno fatte, il problema vero è che nel momento in cui si mette una piastra di cemento o di asfalto sopra quei 44 ettari noi abbiamo estinto la brughiera”, ha spiegato Barbara Meggetto, presidente Legambiente Lombardia. “Si
può recuperarla nei contorni, nei pezzetti residui intorno all’aeroporto ma non è la stessa cosa. Facciamo morire specie animali non capendo che magari potevano esserci altre soluzioni che sono state caldeggiate ma che ci pare non siano state sufficientemente approfondite” ha aggiunto. “Il Comune di Milano detiene la maggioranza delle azioni di Malpensa, eppure Sea, pur potendo usufruire di altri spazi, propone la crescita della cargo city in un’area naturale di pregio nel Parco del Ticino: la brughiera del Gaggio, riconosciuto sito Mab dell’Unesco”, spiegano le associazioni.
La protesta dei sindaci: “No al mega aeroporto”
Presenti anche alcuni sindaci dei paesi limitrofi all’aeroporto di Malpensa. “Noi abbiamo proposte alternative alla costruzione del mega aeroporto – ha spiegato Emilio Magni, primo cittadino di Cazzago Brabbia (Va) – se invece di concentrare tutto il traffico in un unico punto si costruisse un sistema aeroportuale lombardo, si eviterebbe di avere tutto l’inquinamento e il rumore a Malpensa. Ci vuole però un ente superiore, penso alla Regione, che proponga un sistema aeroportuale di questo tipo”. “Siamo qui perché riteniamo sia importante difendere i nostri paesi anche dall’inquinamento dei voli notturni – ha aggiunto Giuseppe Pignatiello, sindaco di Castano Primo (Mi) – Non siamo contro Malpensa ma contro la crescita che porta alla distruzione del territorio e ci batteremo per questo”. Il masterplan di Malpensa “è un progetto che va a minare un’area importante da tutelare del parco del Ticino, un’area delicata, forse l’ultimo pezzo di polmone verde vicino alla metropoli che va preservato. Nella brughiera ci sono specie animali importantissime, questo masterplan va ritirato e vanno concordate coi Comuni vicini le azioni possibili” ha sottolineato Domenico Finisguerra, sindaco di Cassinetta di Lugagnano (Mi).