Sono partiti ieri, sabato 2 luglio, i tanto attesi saldi estivi in Lombardia: gli acquisti convenienti dureranno 60 giorni, fino al 30 di agosto.
Sarà un banco di prova importante per il commercio: dopo due anni di pesanti restrizioni, i consumatori torneranno a vivere “normalmente” il momento dei saldi. Confcommercio stima in circa 88 euro pro capite la spesa media per gli acquisti in saldo, per un valore complessivo pari a circa 3,1 miliardi di euro.
Per Giulio Felloni, presidente nazionale di Federazione Moda Italia-Confcommercio “le stime di spesa media a famiglia per questi saldi estivi sono in leggero aumento rispetto allo scorso anno e corrispondono al ritorno del turismo nazionale ed internazionale soprattutto sulle coste e nelle città d’arte. I saldi estivi potranno rappresentare una vera opportunità, considerando il generale aumento dei costi e le previsioni di crescita dei listini delle prossime collezioni. L’acquisto nei negozi di prossimità rappresenta il vero sostegno ai nostri centri urbani in termini di sostenibilità economica, ambientale e sociale”.
Regione Lombardia specifica inoltre che “ai fini di informazione e tutela dei consumatori, i commercianti hanno l’obbligo di esporre, accanto al prodotto, il prezzo iniziale e la percentuale dello sconto o del ribasso. I prodotti in saldo devono essere separati da quelli eventualmente posti in vendita a prezzo normale (se ciò non è possibile, cartelli o altri mezzi devono fornire al consumatore informazioni inequivocabili e non ingannevoli). Se il prodotto risulta difettoso, il consumatore può richiedere la sostituzione dell’articolo stesso o il rimborso del prezzo pagato dietro presentazione dello scontrino, che occorre quindi conservare”.