Al giorno d’oggi, se giriamo i reparti di un supermercato qualsiasi, la parola che si legge più spesso è proprio questa: proteico.
Pane proteico, creme spalmabili proteiche, yogurt proteici… ma è davvero la scelta migliore?
La risposta è “no”.
Ma perché allora le proteine vengono così acclamate e decantate in ogni contesto? Perché sono viste come l’unico nutriente da ricercare se si vuole perdere peso?
L’industria alimentare, negli anni, ha demonizzato dapprima i grassi e poi i carboidrati; restavano fuori le proteine che, per l’appunto, ne sono uscite come le vincitrici indiscusse, con tanto di coroncina e scettro della vittoria.
È importante mettersi in testa, però, che non apportano benefici per il nostro dimagrimento: mangiare un cibo definito “proteico” al posto di uno “normale” non avrà nessun effetto dimagrante sul nostro corpo.
Le proteine hanno diverse funzioni nel nostro corpo, tra cui la funzione plastica: sono i “mattoncini” che vanno a costruire muscoli, ormoni, proteine di trasporto etc.; per costruire, ad esempio, un muscolo però non basta avere i mattoncini, serve anche la mano d’opera (carboidrati, che ci danno energia, e grassi) che conduce i lavori, e quindi serve un’alimentazione globalmente equilibrata.
Nonostante si sia diffusa la convinzione che per star bene ed essere in forma sia necessario mangiare sempre più proteine, raggiungere il proprio fabbisogno proteico è veramente facilissimo, come schioccare le dita.
In termini numerici, il nostro fabbisogno proteico giornaliero in condizioni normali (non consideriamo quindi situazioni come gravidanza e allattamento, condizioni patologiche o atleti professionisti – che fanno gli atleti di lavoro, quindi, non chi va in palestra/fa sport 3-4-5 volte a settimana per un’ora-) equivale a circa 1g per kg di peso corporeo ideale. Questo significa che se sono in una condizione di sovrappeso/sottopeso, devo prima capire qual è il peso che mi fa rientrare nel normopeso e quello sarà il peso da considerare.
Facciamo un esempio pratico.
F. ha un peso ideale di 60kg. Il suo fabbisogno proteico sarà quindi 60g. Non ci vuole molto a raggiungerlo, guardate:
120g di pasta -> 13g di proteine; 150g di latte -> 5g di proteine; 1 yogurt -> 5g di proteine; 150g di sgombro -> 25g di proteine; 500g di broccoli -> 15g di proteine; 60g di pane -> 5g di proteine; 450g di fragole -> 4g di proteine.
Già con questi numeri, arriviamo a circa 72g, ben oltre il nostro obiettivo e mancano ancora un bel po’ di alimenti per completare la nostra giornata alimentare.
Oltre ad essere facilissimo arrivare a un surplus proteico, va ricordato che, come per ogni nutriente, se presenti in eccesso anche le proteine vengono trasformate e stoccate come riserve di grasso nel tessuto adiposo. L’eccesso proteico cronico, infatti, è correlato a sviluppo di obesità. Inoltre, lo smaltimento del gruppo azotato degli amminoacidi (perline che formano la catena proteica) rappresenta un gran carico di lavoro per reni e fegato.
Tutto questo per dire che non è la scelta migliore consumare un alimento solo perché definito “proteico”; non serve integrare le proteine con beveroni e polverine perché si va in palestra; non serve aumentare le porzioni delle fonti proteiche per avere più proteine a discapito degli altri nutrienti. È giusto che le fonti proteiche ci siano nelle corrette quantità, così come gli alimenti contenenti carboidrati e grassi. Sarò ripetitiva, ma si torna sempre lì: quello che serve è un equilibrio.