VARESE – Nonostante la giornata di oggi si sia presentata relativamente mite con temperature abbastanza sopportabili, le previsioni per il nostro territorio non sono molto rassicuranti. Si parla di massime tra 31 e 35 gradi, con punte a sfiorare i 40, e di un aumento progressivo di afa e umidità per diversi giorni. MeteoSvizzera ha emesso, per quanto riguarda l’area a sud delle Alpi, un’allerta caldo “arancione” di livello 3, il secondo della scala, a partire da domani, mercoledì 13 luglio.
Una tendenza confermata anche dal Centro Geofisico Prealpino che annuncia l’arrivo di un’ondata di calore che, da giovedì fino alla prossima settimana, porterà aria calda di origine africana sul nostro territorio con “punte di 36 gradi sulla pianura”, mentre le minime non saranno inferiori ai 20. Per il fine settimana le medie notturne si attesteranno attorno a quota quota 25 gradi.
Le preoccupazioni di fronte a questa ondata africana sono principalmente per le persone più fragili, a cominciare dagli anziani soggetti a malori e complicazioni: il primo consiglio è sempre quello di non uscire nelle ore centrali della giornata e limitare al massimo l’esposizione al sole.
Un quadro meteorologico che comporterà ulteriori conseguenze la vera piaga del momento, cioè la siccità. Da settimane Regione Lombardia, che ha chiesto lo stato di emergenza al governo, sta facendo i conti con tale situazione allarmante e l’assessore al Territorio Massimo Sertori, segnala: “In questo momento abbiamo zero neve sulle montagne e siamo al 61% in meno della risorsa idrica rispetto alla media”. Cosa si può fare in concreto? Il governatore della Regione, Attilio Fontana, dichiara: “Noi stiamo cercando veramente di utilizzare l’acqua con grandissima cura e attenzione, ma speriamo che piova perché purtroppo il vero concetto è che se l’acqua non cade dal cielo non si riesce a creare”.