La presa della Bastiglia da parte dei cittadini francesi, avvenuta martedì 14 luglio 1789 a Parigi, fu l’evento storico culminante della Rivoluzione francese in quanto la Bastiglia era il simbolo dell’ancien régime. L’avvenimento, sebbene di per sé poco importante sul piano pratico, assunse un enorme significato simbolico a tal punto da essere considerato il vero inizio della rivoluzione.
La convocazione degli Stati Generali a Versailles il 5 maggio 1789 per cercare di sanare la difficile crisi politica, sociale ed economica in cui versava la Francia, animò nei mesi seguenti il dibattito politico che si estese fino ai salotti e alle piazze della capitale, a tal punto da indurre il re Luigi XVI a schierare i suoi soldati attorno a Versailles, Parigi, Sèvres e Saint-Denis. Sabato 11 luglio il Ministro delle Finanze Jacques Necker venne destituito dal re, essendosi guadagnato l’inimicizia da parte della corte per aver manifestato in parecchie occasioni delle idee filo-popolari
A metà mattina del 14 luglio 1789 una folla di circa un migliaio di persone si accalca di fronte alla Bastiglia, fortezza parigina sotto il comando del Marchese De Launay usata per detenere prigionieri politici e che nell’immaginario collettivo era diventata il simbolo della tirannide monarchica.
Dopo inutili trattative per il rilascio dei prigionieri – che comprendevano due falsari condannati e un aristocratico – la folla, a cui nel frattempo si sono uniti dei soldati dell’esercito francese, prende d’assalto i bastioni in un attacco che si concluderà con la capitolazione della fortezza. De Launay sarà di lì a poco ucciso presso l’Hotel de Ville e decapitato.
La presa della Bastiglia assunse un enorme valore simbolico e segna l’inizio della Rivoluzione Francese.