Si è svolto mercoledì 13 luglio l’incontro tra il Comitato dell’ospedale di Cuasso al Monte, la direzione dell’ASST Sette Laghi e il Presidente della Commissione Sanità e Politiche Sociali di Regione Lombardia, Emanuele Monti, per fare il punto sullo stato di avanzamento per la realizzazione dell’Istituto clinico e di ricerca per le malattie polmonari e di pneumologia riabilitativa che sarà attivato proprio nel nosocomio cuassese.
«Grazie al gioco di squadra fra Regione Lombardia, ASST Sette Laghi e territorio cuassese abbiamo cambiato volto all’ospedale che con 24 milioni di euro di investimento diventerà un polo universitario di riferimento per tutta la regione in ambito pneumologico e si occuperà non solo di cure ma anche di ricerca» ricorda Emanuele Monti. A questo si aggiunge un’altra importante novità: «Attraverso il mio impegno – continua Monti – abbiamo aggiunto al progetto in campo pneumologico la realizzazione dell’Ospedale di comunità, andando così ad implementare ulteriormente l’offerta di cure della struttura. Dopo 30 anni di dibatti, abbiamo messo nero su bianco progetti concreti di sviluppo e abbiamo dato risposte al territorio della Val Ceresio».
«Con la direzione dell’ASST Sette Laghi abbiamo condiviso l’idea di creare un tavolo permanente di confronto fra l’azienda, i sindaci e la comunità montana, le parti sociali e tutti gli stakeholder locali per confrontarci sull’avanzamento della progettazione e sugli scenari futuri che si apriranno con la nuova destinazione del polo sanitario. Vogliamo condividere con il territorio prospettive ed esigenze e vogliamo farlo in modo serio, costante e senza perdere altro tempo. Infatti, già a settembre daremo il via alla prime riunioni di confronto e contiamo di ottenere le prime proposte».
«Stiamo lavorando per realizzare a Cuasso un polo di riferimento regionale per la riabilitazione pneumologica, la ricerca e la formazione sul tema e per attivare, nella stessa sede, un Ospedale di comunità. Due progetti che non devono essere semplicemente accolti dalla popolazione della Comunità Montana della Valceresio, ma che vorremmo che venissero vissuti da loro per quello che sono: una risorsa, un’opportunità, persino una sfida da affrontare insieme. Noi, ASST Sette Laghi, così come Regione Lombardia e Università dell’Insubria, ce la mettiamo tutta. La disponibilità offerta durante l’incontro di mercoledì dai rappresentanti della Comunità Montana ci ha incoraggiato ulteriormente: accogliamo di buon grado il loro invito a proseguire insieme e, anzi, lo rilanciamo, nell’ottica dell’impostazione che abbiamo scelto di adottare per affrontare il presente e il futuro della sanità, quella del community building». Queste le parole di Gianni Bonelli, Direttore generale dell’ASST Sette Laghi.