VARESE – Ha del clamoroso, nel suo piccolo, ciò che è successo a Palazzo Estense dopo l’incontro tra l’Ordine degli Agronomi e Forestali della Provincia di Varese e il sindaco Davide Galimberti.
Argomento dell’incontro: il nuovo regolamento della Commissione del Paesaggio, che dopo l’aspro scontro tra maggioranza e opposizione di un mese fa, tornerà in Consiglio Comunale per la discussione il 26 luglio.
Il motivo dello scontro
Da alcune settimane si susseguono lettere e richieste di audizione da parte degli ordini professionali (gli Architetti e, appunto, gli Agronomi) che sostanzialmente contestano l’eliminazione del conflitto di interessi: se dovesse passare il nuovo testo, un membro della commissione paesaggio potrebbe portare un suo progetto all’attenzione dello stesso organo, che dovrebbe valutarlo. Il progettista sarebbe obbligato ad astenersi nella votazione riguardante il suo progetto, ma gli altri membri della commissione si troverebbero nell’imbarazzo di dover approvare o bocciare una richiesta di un loro diretto collega. Gli ordini rilevano come inevitabilmente, in questo modo, il controllore e il controllato si sovrapporrebbero.
Il mistero del parere degli Agronomi
Il Presidente dell’ordine degli Agronomi, Marco Ribolzi, ha chiesto e ottenuto un incontro con il Sindaco Davide Galimberti ed è stato ricevuto a Palazzo Estense nei giorni scorsi. Presenti anche il presidente del Consiglio comunale Alberto Coen Porisini, il presidente della Commissione paesaggio Domenico Marasciulo e il consigliere comunale Maria Paola Cocchiere, che al termine del confronto hanno diramato una nota: «Ringraziamo il presidente Ribolzi. Insieme abbiamo discusso sull’opportunità di approfondire qualche piccolo dettaglio del nuovo regolamento ma c’è stato un sostanziale accordo nell’impianto generale che porteremo in Consiglio comunale».
La smentita
Immediata è però giunta una sostanziale smentita da parte del Presidente dell’Ordine, che ha chiarito come il regolamento, in realtà, vada rivisto, e che si sia trattato di un incontro talmente breve (il sindaco aveva altri impegni) da non aver dato modo di affrontare i punti anticipati nella lettera in cui si chiedeva l’incontro: in particolare Ribolzi ribadisce le forti perplessità sull’abolizione (così come è stata proposta) del conflitto di interessi e la ferma contrarietà al punto che prevede la possibilità, da parte dell’amministrazione comunale, di chiedere ulteriori pareri esterni se quello della commissione paesaggio non dovesse essere di suo gradimento.
Zanzi: Galimberti manipola come sempre la realtà
Lo scontro istituzionale è quindi servito. E la reazione di Daniele Zanzi, ex numero due di Galimberti e, prima ancora, ex presidente della Commissione Paesaggio, non si è fatta attendere: “Le verità nascoste su un tema spinoso vengono, per fortuna della verità, sempre a galla e mettono in luce le ben note capacità manipolatorie dei nostri amministratori“.
Gli fa eco il consigliere di opposizione Stefano Clerici: “Galimberti è un manipolatore seriale, impossibile fidarsi della sua parola. E’ sconvolgente questa abilità di ribaltare la realtà, nel silenzio generale”.