AGRATE CONTURBIA (NO) – Quando i volontari del Rifugio Miletta sono entrati nell’allevamento di bovini ed equini da carne per il quale avevano ricevuto una segnalazione di maltrattamenti, non credevano ai loro occhi: oltre 200 animali tenuti in condizioni aberranti. Un vero e proprio lager.
Teoricamente l’allevamento in questione avrebbe dovuto tenere gli animali allo stato “semi-brado”: le bestie, essendo libere di muoversi, avrebbero dovuto trascorrere un’infanzia dignitosa prima di essere macellate.
In realtà gli operatori del Rifugio animalista hanno trovato puledri di pochi mesi agonizzanti, vitelli così denutriti da non reggersi sulle zampe, con tutte le ossa dello scheletro visibili, senza riparo dal sole, esposti alle alte temperature delle ultime settimane. Animali con pochissimo cibo e acqua a disposizione. Addirittura mucche che, per la disperazione, mangiavano la plastica.
Ciò che fa più rabbia è che questi animali hanno sofferto la fame e la sete nell’indifferenza generale, anche di chi, con precisi ruoli istituzionali, avrebbe dovuto controllare e vigilare. Delle responsabilità si occuperà la Procura di Novara, titolare dell’inchiesta.
Alcuni animali sono stati liberati dall’allevamento lager e vivono nel rifugio, ma tanti altri, troppo debilitati, non ce l’hanno fatta.