28 Lug 2022
di 
1 minuto di lettura
E’ scomparso dai “radar” televisivi dal 2019, eppure si fa sentire e non smette mai di stupire e stimolare il dibattito, con le sue prese di posizione sempre controcorrente: Adriano Celentano sui social si firma “L’Inesistente”, eppure esiste eccome, su Instagram e Facebook, dove si diverte a parlare di attualità e ad esprimere le sue opinioni (spesso controverse) sui temi più caldi della nostra realtà. Incluso il Covid.
Ultimo spunto di riflessione, per lui, è stato un dibattito televisivo andato in onda su Rete 4, a ‘Zona bianca’: nella trasmissione condotta da Giuseppe Brindisi si stava discutendo non solo di Covid, ma soprattutto della campagna vaccinale tutt’ora in corso e che nelle prossime settimane potrebbe subire una nuova accelerazione.
Qualcosa, però, tra gli interventi ascoltati nel talk show, sembra non aver convinto affatto il Molleggiato, che tra il virologo Fabrizio Pregliasco e la europarlamentare Francesca Donato, celebre per le sue posizioni antivacciniste e antieuropeiste, ha deciso da che parte schierarsi. E Celentano lo ha esposto senza giri di parole proprio sul suo profilo Instagram.
Sul suo post si legge infatti: “Eccoci di nuovo in compagnia dei No-vax, sono tornati! Il tema stavolta è assai più scottante: si parla delle famose reazioni avverse al vaccino. Come capita sempre, per la verità non solo a ‘Zona bianca’, ci sono quelli che parlano con garbo senza mai interrompere chi la pensa diversamente, come per esempio l’affascinante parlamentare europea Francesca Donato, e poi quelli che invece vengono 1″.
“Per cui”, continua il Molleggiato, “non può mancare il Pregliasco di turno con le sue risatine non sempre simpatiche che esegue con meticolosa attenzione il lavoro di sbarramento di ciò che i telespettatori non devono capire“.
Concetto ribadito ancora più chiaramente nel finale del suo messaggio: “Senza pensare che a furia di non capire, poi il telespettatore si intestardisce e vuole capire a tutti i costi… e allora poi sono guai“, conclude Celentano.
