MILANO – Un grande ritorno, richiesto dai Comuni, voluto dal territorio, pagato dalla Regione. Un servizio ricco di storia e di fascino, ma anche un collegamento importante tra le province di Varese, Como e il Canton Ticino.
Via libera nella manovra di assestamento al bilancio 2022-2024 allo stanziamento di 10 milioni di euro per il ripristino della ferrovia turistica della Valmorea, a seguito della proposta di Regione Lombardia al ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili (Mims) di classificarla come tale. Lo comunica in una nota l’ufficio dell’assessore regionale a Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibili, Claudia Maria Terzi.
Un passo avanti, quindi, per il recupero per finalità turistiche della tratta ferroviaria di competenza di Ferrovienord (linea Mendrisio-Malnate Olona) che attraversa il territorio delle province di Varese e Como sino al confine con la Svizzera, dopo che nella seduta del 30 marzo 2022 della Conferenza Stato-Regioni era stata sancita l’intesa tra Regione e governo con un decreto interministeriale. La tratta era stata utilizzata come ferrovia turistica fino al 2014.
Nessun costo aggiuntivo per lo Stato, ci pensa la Regione
Il riferimento normativo alla base dell’intesa è la Legge 9 agosto 2017, n. 128, “Disposizioni per l’istituzione di ferrovie turistiche mediante il reimpiego di linee in disuso o in corso di dismissione situate in aree di particolare pregio naturalistico o archeologico” che stabilisce che siano individuate e classificate come tratte ferroviarie ad uso turistico le tratte dismesse o sospese caratterizzate da particolare pregio culturale, paesaggistico e turistico e che siano suscettibili di essere utilizzate e valorizzate purché sia assicurato il finanziamento dei relativi oneri. La Giunta regionale, al fine di garantire la completa copertura finanziaria dell’intervento, ha quindi confermato il suo impegno economico nell’assestamento di bilancio con l’assegnazione di 10 milioni di euro nel 2024.
Intervento richiesto dai Comuni e dalle associazioni del territorio
“La legge 128/2017 di istituzione delle ferrovie turistiche – conferma Claudia Maria Terzi – prevede l’assenza di costi aggiuntivi per lo Stato e, di conseguenza, la richiesta di inserire la tratta che collega Malnate Olona con il confine svizzero nell’elenco delle ferrovie turistiche è stata accolta subordinatamente alla dimostrazione che i costi di recupero siano finanziati da Regione. Siamo soddisfatti perché è il primo passo verso il recupero turistico della ferrovia che in questi anni è stato fortemente richiesto dai Comuni interessati e dalle associazioni del territorio”.