Washington, 27 ago. (Ap) – Un anno dopo aver abbandonato la pratica del “waterboarding”, i funzionari della Cia incaricati degli interrogatori dei presunti terroristi utilizzarono altri metodi quali la privazione del sonno: è quanto risulta dai documenti interni dell’Agenzia diffusi nei gironi scorsi per volontà dell’Amministrazione Obama.
I fatti risalgono al 2007, l’anno successivo alla decisione dell’Amministrazione Bush di abbandonare la criticatissima pratica del waterboarding, giudicata un atto di tortura: il detenuto, di cui non vengono date le generalità, venne tenuto sveglio per sei gironi consecutivi, con l’autorizzazione dei legali del Dipartimento della Giustizia.
All’epoca l’unico prigioniero di cui è accertata la presenza nelle carceri della Cia è Mohammed Rahim al Afghani, presunto militante di Al Qaida e ritenuto un interprete di Osama bin Laden.
Mgi
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