MALNATE Tapparelle e camini infestati dai calabroni. Sono stati circa una quarantina gli interventi di rimozione e disinfestazione dei nidi di calabroni compiuti a Malnate durante il mese di agosto dai volontari della Protezione civile. Su questo fronte quella che si sta concludendo è stata un’estate caldissima: «E’ la prima volta – ricorda il coordinatore della Prociv, Fabio Rossi – che riceviamo in un solo mese così tante chiamate per interventi di disinfestazione dai calabroni. Siamo intervenuti un po’
ovunque, in particolare in quelle zone di Malnate vicine ai boschi, in località Villa Rossi, via Settembrini a Rovera e a Gurone». Quando si ha la certezza di avere in casa un nido di calabroni, l’invito alla prudenza non è mai scontato: «Sconsigliamo vivamente il metodo “fai da te” – dice Rossi – altrimenti si potrebbe incorrere in inutili rischi. Quando interveniamo – spiega – lo facciamo indossando tute speciali per calabroni, e non quelle da apicoltore, più leggere, che qualcuno erroneamente pensa di poter utilizzare. Usiamo veleni particolari e attrezzature adeguate. Fare di testa propria potrebbe essere molto pericoloso. Chiamare non costa nulla, anche solo per un dubbio è sempre meglio affidarsi a persone che si occupano di queste situazioni da tempo». L’utente che dovesse avere bisogno della Protezione Civile pagherebbe solo il costo del veleno consumato durante l’operazione di disinfestazione. E’ possibile contattare gli uffici della Prociv al 3481216858, il Comune di Malnate o oppure l’ufficio della Protezione Civile Provinciale di Varese. «La Protezione Civile – dice il vicesindaco di Malnate, Mario Barel – dimostra la sua utilità proprio nella quotidianità, non solo durante le calamità naturali. Sono bravi e vanno ringraziati – conclude – per l’impegno di ogni giorno messo al servizio della comunità».
b.melazzini
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