Mosca, 28 ago. (Apcom-Nuova Europa) – Un grasso, grosso matrimonio russo nella romantica e incantevole Ravello, in Costiera amalfitana, divenuta nuova mecca per i futuri e ricchi sposi giunti da Mosca e desiderosi di coronare il proprio sogno in una cornice unica. La prima cerimonia sfarzosa dal budget milionario si è tenuta lo scorso 22 luglio, nella raffinata Villa Cimbrone e – secondo quanto apprende Apcom – ha visto convolare a giuste nozze Elena Avetisyan, figlia di Vladimir, uno dei manager più noti in Russia, e il britannico John Partington. I nomi sino ad ora non erano stati resi noti, ma aveva destato una certa curiosità in Costiera l’andirivieni di elicotteri, un servizio d’ordine senza eguali, mobilitazione di ben 150 persone e persino un Tir giunto dall’Olanda, lungo diciotto metri e strapieno di fiori.
Ravello non è l’unico luogo prediletto per i matrimoni alla russa, che ormai impazzano dalla Toscana in giù, con Roma tra le mete preferite e con budget da capogiro. Ma poche volte si era vista una presenza così densa di ministri, magnati russi, proprietari di banche, parlamentari europei tra soli 100 invitati. Giorgio Vuilleumier, coproprietario e direttore di Villa Cimbrone, contattato telefonicamente non fa nomi ma conferma che le nozze russe si sono davvero tenute a fine luglio con un rito ortodosso che si è svolto su terrazzo Belvedere tra l’eleganza del luogo e “l’evidente alto livello degli invitati”.
Altre fonti parlano di alte sfere imprenditoriali, politiche e diplomatiche da Mosca. “Era evidentemente gente di un certo gusto” conferma Vuilleumier. “C’era un grosso servizio d’ordine, molto champagne, tutto è stato perfetto, anche il concerto della cantante Duffy, per la quale abbiamo montato un palco sulla terrazza con vista sul mare”. Solo il budget della pop star ammontava a 250.000 euro.
Pare che i russi avessero persino ordinato una chiatta per sparare i fuochi d’artificio dal mare e goderseli dal Belvedere, in concomitanza con quelli della Maddalena di Atrani. Ma all’ultimo momento hanno preferito rinunciare per non andare in contrasto con le festività locali. Nota a margine: lo spettacolo doveva essere affidato al “fuochista” che ha illuminato le Olimpiadi di Pechino, per più di 70.000 euro.
Ravello, aristocratica località nota per il Festival wagneriano ma anche per le mitiche vacanze italiane di Jacqueline Kennedy, è stata dunque per giorni la meta di elicotteri con invitati russi e non, “per i quali hanno lavorato a Villa Cimbrone 130 persone”, spiega Vuilleumier. Mentre a Ciampino sono atterrati due jet privati dalla Russia con i primi che hanno pernottato tra l’hotel Caruso e Palazzo Sasso. “Ravello è un luogo di grande raffinatezza, dove oltre al paesaggio c’è un’atmosfera unica e surreale”, afferma Secondo Amalfitano, ideatore e artefice della Fondazione Ravello e del nuovo Auditorium.
Cgi
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