Sembra inarrestabile la corsa del prezzo del gas naturale. Ad Amsterdam tocca in apertura i 302 euro al megawattora e poi arriva a 315, per poi assestarsi poco sotto i massimi a 299,75 euro.
In Italia, intanto, il Governo è al lavoro per definire il nuovo piano di risparmio energetico e di taglio dei consumi di gas ed elettricità. Da Roma fanno sapere che il piano è quasi pronto. Di certo, lo sarà per martedì o al massimo mercoledì.
E proprio mercoledì 31 agosto Gazprom chiuderà il gasdotto Nord Stream fino al 2 settembre. La scusa sono i lavori di manutenzione, ma il gasdotto smetterà di inviare metano all’Europa. Il piano del governo italiano prevede che la temperatura massima negli edifici non superi i 19 gradi e che i riscaldamenti restino accesi un’ora in meno.
Ma è solo l’inizio. Infatti, il ministero della Transizione ecologica sta per predisporre un piano che prevede risparmi più severi. Solo che in questo caso gli interventi non verranno attuati nei mesi autunnali e invernali, ma fin da subito.
Il Governo italiano sta valutando tutti gli scenari, a partire da quello peggiore, cioè l’interruzione totale di gas in arrivo da Mosca, che farebbe mancare il 18-20% circa delle forniture.
A decidere il taglio dei consumi è stata anche l’Unione Europea. Con il piano «Save gas for a safe winter», entrato in vigore il primo agosto, si prevede un taglio volontario del 7% fino a fine marzo 2023. Il 7% corrisponde a 3,9 miliardi di metri cubi: per arrivare a questo obiettivo bisogna abbassare di un grado i riscaldamenti.