“Un calcio al cancro”: a Brebbia l’associazione progetto Erika ha radunato amici e sostenitori per raccogliere fondi

Massimiliano Gibellini, già promotore della manifestazione "Fuck the cancer", continua con le iniziative sociali promosse dalla nuova associazione dedicata alla figlia Erika

A Brebbia è stata una domenica all’insegna dello sport ma, soprattutto, del sociale. Nella giornata di ieri si è svolta presso lo stadio comunale l’iniziativa “Un calcio al cancro”, finalizzata a raccogliere fondi da destinare alle attività che verranno messe in campo nei prossimi mesi dalla nuova associazione “Progetto Erika” e dall’associazione “Articolo 3”.

“FUCK THE CANCER” ED ERIKA

Erika era la figlia di Massimiliano Gibellini, scomparsa prematuramente a causa di una brutta malattia ma Papà “Gibe”, come lo chiamano gli amici, non si è mai dato per vinto e sin da subito si è dedicato a promuovere iniziative sociali che potessero aiutare persone in difficoltà.

Lo ha fatto prima con la manifestazione “fuck the cancer” e ora mettendo in piedi una vera e propria associazione – “progetto Erika” – con l’ambizione di organizzare attività più strutturate e continuative.

“UN CALCIO AL CANCRO”

Tra tornei di calcio e buon cibo ci sono stati momenti in cui sono intervenuti amici, sostenitori e autorità per dare supporto a papà Gibe e ai suoi progetti.

Insieme al Sindaco di Brebbia, Alessandro Magni, sono intervenuti l’Assessore regionale alle politiche sociali Alessandra Locatelli accompagnata dal Consigliere Regionale Giacomo Cosentino e dal Vice Presidente della Provincia Alberto Barcaro. Oltre ad Emanuela Romeo, presidente dell’associazione “Articolo 3”.

Da sinistra: Giacomo Cosentino, Alessandra Locatelli, “Fo Siracusa”, Emanuela Romeo e Massimiliano Gibellini