VARESE – Si respira un’aria pesantissima nel partito di Silvio Berlusconi in provincia di Varese, dopo il deposito delle liste per le elezioni politiche del 25 settembre prossimo che ha escluso il commissario provinciale, Giacomo Caliendo, dal prossimo Parlamento.
Il giorno successivo alla chiusura delle candidature il segretario provinciale (nominato a suo tempo da Mariastella Gelmini) ha comunicato le sue dimissioni al direttivo e insieme a lui ha lasciato anche Piero Galparoli, responsabile degli enti locali: la reggenza del partito è passata temporaneamente al vice commissario Giuseppe Taldone, che sarà coadiuvato da Pietro Zappamiglio.
La situazione in provincia è, per usare un eufemismo, esplosiva: il partito sembrava essersi riassestato dopo l’inchiesta “Mensa dei poveri”, che ne aveva decapitato i vertici e decimato la classe dirigente (quasi tutta appartenente alla corrente di Agorà), ma il caso candidature da una parte (nessun esponente del territorio in posizione eleggibile) e le fibrillazioni nei circoli di Gallarate e Busto Arsizio hanno fatto ripiombare Forza Italia nel caos.
Per il momento, quindi, si naviga a vista, ma non appena sarà terminata la maratona elettorale il partito verrà azzerato: ad occuparsi della ricostruzione potrebbe essere proprio l’artefice del terremoto, Licia Ronzulli, che dopo aver “spinto” i governativi Gelmini, Carfagna e Brunetta ad abbandonare Forza Italia e gestito in prima persona le discusse candidature alle politiche, da neo senatrice del territorio potrebbe diventare commissario degli azzurri in provincia di Varese.