CANTELLO Dopo l’annuncio i fatti. Nonostante le proteste dei cittadini, le mobilitazioni degli ambientalisti e l’intervento della commissione regionale “Ambiente e protezione civile” la discarica di inerti di Stabio, a pochi passi dalla case del Gaggiolo di Cantello, raddoppia. Da lunedì 31 agosto partirà infatti l’ampliamento della discarica Stabio 2, a Cà del Boscat.
Lo ha comunicato ieri mattina l’ufficio gestione rifiuti del Dipartimento del Territorio. La Divisione ambiente del Dipartimento del Territorio ha infatti rilasciato lo scorso 24 agosto al Consorzio Discarica Stabio 2 la Convenzione per la seconda tappa della discarica per materiali inerti di Stabio. «La messa in esercizio – si legge nella nota – è prevista a partire dal 31 agosto e le tariffe in franchi per metro cubo sono fissate nella Convenzione cantonale. La discarica avrà
una volumetria di 445mila metri cubi in compatto e coprirà una superficie di circa 4 ettari». Nessun passo indietro, da parte delle autorità svizzere che ad onor del vero non avevano mai fatto intendere una revisione del progetto, dunque dopo le polemiche innescata anche dall’attività antidiscarica dei consiglieri regionali Mario Agostinelli di Sinistra per Unaltralombardia e Domenico Uslenghi della Lega Nord. «Abbiamo trasmesso la Convenzione, tra l’altro già inserito nel Piano Gestione Rifiuti tutt’ora in vigore, alla Provincia di Varese e al Comune di Cantello – spiegano dell’Ufficio gestione rifiuti del Dipartimento del Territorio -. Abbiamo agito tutto nella massima trasparenza e collaborazione».
"Siamo preoccupatissimi – conferma il sindaco di Cantello, Gunnar Vincenzi – per una serie di motivi. Primo tra tutti quello legato alla salute con la presenza di eternit e quindi amianto tra gli inerti. Per questo alzeremo ulteriormente la guardia chiedendo controlli ulteriori agli organismi competenti. Il secondo problema è quello dello smaltimento delle acque, che in caso di pioggia, scorrono a valle verso i terreni dei residenti: per questo esigiamo un adeguato sistema di drenaggio. Altro aspetto su cui ci battiamo è la riduzione dell’impatto visivo con una piantumazione che riporti ad un livello accettabile l’immagine della montagna». La lotta alla discarica, comunque, non si ferma. «Il sogno – conclude Vincenzi – è di vederla sparire un giorno. L’ideale sarebbe stato battersi all’inizio ma adesso che sono sindaco le mie parole d’ordine non ho alcuna intenzione di arrendermi. Per questo siamo pronti a chiedere udienza ai vari livelli: a partire dal sindaco di Stabio».
b.melazzini
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