VARESE E adesso bonificate la città dall’amianto. La commissione d’inchiesta sulla presenza di eternit in città lancia l’ultimatum all’amministrazione. E stila la lista degli interventi che il Comune dovrà realizzare per garantire una completa sicurezza ai cittadini. Infatti se da una parte il piano di smaltimento comunale ha mosso numerosi passi negli ultimi dieci anni, come sottolinea nella relazione finale il presidente della commissione Fabrizio Mirabelli (Pd), non si può dimenticare che ci sono ancora stabili sensibili dove la presenza di amianto è una costante.
E in particolare c’è ancora da risolvere il grosso problema del quartiere di Belforte: dove, all’ex macello civico, si trova concentrata la più grossa quantità di materiale nocivo di tutta la città. La questione dell’ex macello si è poi recentemente riaperta, dopo che l’amministrazione ha deciso di collocare proprio in quell’area la nuova sede degli scout del gruppo di Varese 3, dopo l’abbandono della villa di via Cirene a Fogliaro. Ed è sulla tempistica dei lavori finali che la commissione incalza la giunta: per le disposizioni regionali,
il Comune ha infatti solo 12 mesi di tempo per bonificare tutte le aree. Un tempo che sta diminuendo giorno dopo giorno, visto che il conto alla rovescia è scattato alla fine dell’anno scorso, ovvero dalla promulgazione del decreto regionale che riduce la quantità di amianto tollerabile in determinate costruzioni. «La presenza di fibre di amianto nell’aria è notevolmente inferiore ai limiti di legge – spiega Mirabelli – ma la valutazione dello stato di conservazione delle coperture evidenzia la necessità, in base al decreto regionale, di rimozione della copertura entro i successivi dodici mesi. Il Comune deve dare certezze sui tempi e sui progetti, per rispetto dei cittadini e per il dovere di tutelare la salute pubblica, oltre che per riqualificare il quartiere di Belforte, che da decenni soffre ormai del disinteresse dell’amministrazione».
Il risultato delle analisi evidenzia che non ci sono, allo stato attuale, rischi per la salute, ma in base alla nuova normativa regionale, che ha ridotto del 30% il limite precedente, l’indice di degrado delle coperture, individuato in 64 punti, eccede di ben 19 punti quello consentito. Che dovrebbe essere, al massimo, uguale o maggiore a 45 punti.
Ma la presenza di amianto da bonificare non si limita solo all’ex macello, che conta comunque il primato con 4.530 metri quadri da bonificare.
Si tratta dell’ampliamento della scuola elementare Morandi (194 metri quadri), del campo di rugby di Giubiano (205 metri quadri), del cimitero di Calcinate del Pesce (220 metri quadri), del cimitero di Masnago (430 metri quadri), del cimitero di Sant’Ambrogio (360 metri quadri), la scuola materna di Fogliaro (46 metri quadri), della scuola media di San Fermo (2400 metri quadri) della palestra di via XXV aprile (864 metri quadri), degli spogliatoi della palestra di via Como (36 metri quadri) e del comando della polizia locale di via Sempione (716 metri quadri).
Insomma, la lista della spesa è lunga. Ma il piano complessivo è in stato di avanzamento e, soprattutto per le scuole, il Comune sta completando l’opera. L’assessore ai lavori pubblici Gladiseo Zagatto assicura che entro i prossimi mesi la bonifica avverrà.
Marco Tavazzi
s.bartolini
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