VARESE – E’ andato in onda ieri sera, mercoledì 28 settembre, lo scontro tra Max Laudadio, inviato di Striscia la Notizia, e il gestore del parcheggio di via Mazzini a Varese: sono volati calci, pugni e bastonate nei confronti dell’inviato e della sua troupe durante la registrazione di un servizio nello stesso posto in cui Laudadio si era recato mesi fa per denunciare una presunta truffa sui ticket dei clienti.
QUI il video di Striscia La Notizia
La versione del gestore
Non esiste però una sola versione dei fatti e l’errore più grave che si possa commettere, in questi casi, è sostituirsi alla magistratura, trarre conclusioni affrettate ed emettere una sentenza che, guardando il video trasmesso da Striscia, sembrerebbe già scritta.
Il gestore del parcheggio di via Mazzini, Michele De Filippis, fornisce una chiave di lettura ben diversa da quella di Laudadio: “Sono un Capo reparto dei vigili del fuoco in pensione, non un delinquente come sono stato definito: la lite è stata registrata, dal primo all’ultimo minuto, dalle telecamere di sicurezza del parcheggio e sono in grado di dimostrare serenamente che Laudadio mi ha colpito al viso con una violenta spallata e la mia è stata una reazione successiva alla sua provocazione fisica. Chiaramente il furbetto ha modificato e pubblicato solo il frangente in cui lui sembra la vittima”.
Accuse pesanti, che renderebbero Laudadio un provocatore, prima ancora che una vittima. Anche perché, continua De Filippis, “l’inviato ha mortificato mia sorella, di 67 anni, malata di tumore e in cura chemioterapica, per più di 25 minuti con frasi indegne. E Laudadio era a conoscenza delle condizioni precarie di salute di mia sorella: ciò non lo ha dissuaso dall’architettare un servizio verbalmente e fisicamente violento“.
Quanto alla violenza fisica denunciata nel video di Striscia la Notizia? “Non è vero che ci sono stati calci e bastonate come non è vero che il cameraman ha ricevuto una bastonata da mia sorella. Abbiamo provveduto a depositare in Questura a Varese il materiale della videoregistrazione che ci scagiona dalle accuse infamanti e calunniose di Laudadio”.
Difficile, in realtà, negare l’aggressione di fronte ad un referto del pronto soccorso di Varese in cui si riporta una prognosi di 7 giorni per Laudadio e di 21 per il cameraman. Ma ciò che pochi sanno è che la sorella di De Filippis, Imma, in seguito allo scontro con l’inviato di Striscia è stata colta da un malore, ricoverata all’Ospedale di Varese e sottoposta ad un intervento urgente al cuore in seguito al forte stress subito.
Michele De Filippis sarebbe intervenuto contro Laudadio per difendere la sorella, messa sotto pressione dall’inviato, entrato in una proprietà privata senza autorizzazione: “Mia sorella quel giorno non avrebbe dovuto subire alcuno stress e invece Laudadio non le ha dato tregua: era da sola in cassa e si è ritrovata Laudadio vestito da cicala dentro il locale, dove non sarebbe dovuto entrare”.
“Ritengo che Max Laudadio, forte della sua capacità mediatica, usi violenza vera e propria, andando ben oltre quello che potrebbe essere un servizio di informazione, non concedendo all’accusato la possibilità di dimostrare le proprie ragioni e sostituendosi alle autorità e agli organi competenti, che alla fine accerteranno la nostra buonafede e la malafede dell’inviato”.