MILANO – Sembra giunto al capolinea il rapporto tra il centrodestra lombardo e Letizia Moratti, dopo le parole della vicepresidente di questa sera, giovedì 29 settembre: intervistata da Marco Damilano su Rai Tre, l’ex sindaco di Milano ha ribadito la volontà di candidarsi per il Pirellone.
“Ho detto in maniera leale e coerente che aspetto una decisione dal centrodestra che penso debba essere definitiva, naturalmente dopo la formazione dell’esecutivo”, ma “ho lavorato anche a una rete civica che ho costruito, ascoltando diversi mondi dall’industria al terzo settore, per costruire un programma”.
“Sono stata chiamata dal presidente Fontana – ha infine ricordato Moratti – in un momento difficile e ho accettato per responsabilità e amore per la mia regione, con l’impegno parallelo di un passaggio di testimone a fine legislatura“.
Immediata la replica di Attilio Fontana: “A questo punto sono io a chiedere un chiarimento netto e definitivo, già dalle prossime ore, a Letizia Moratti: perché una cosa è far politica, un’altra giocare sull’onorabilità delle persone e amministrare senza sapere da che parte si voglia stare: con noi o contro di noi“.
E il governatore lombardo ha poi smentito la sua vice: “Contrariamente a quanto da lei affermato, non ho mai promesso a nessuno un passaggio di testimone al termine del mio mandato. E’ una prerogativa dei partiti, allora come oggi. Non era né allora né oggi nelle mie disponibilità”.
A questo punto, la revoca delle deleghe a Letizia Moratti sembra essere questione di ore: Fontana ha atteso le elezioni politiche per evitare strumentalizzazioni da parte degli avversari, ma non sussistono più le condizioni per una coabitazione a Palazzo Lombardia, a meno di sei mesi dalle elezioni.