Entrano nelle nostre case passando dalle porte, dalle finestre o da piccole fessure nei muri. Anche quando portiamo in casa la biancheria che abbiamo steso fuori, è facile che trasportiamo inconsapevolmente le cimici all’interno: sono le cimici verdi e tendono ad invadere i nostri ambienti soprattutto verso la fine dell’estate e l’inizio della stagione autunnale.
Questi insetti, infatti, cercano di entrare nelle nostre case per trovare un riparo che le protegga dal freddo. Durante la stagione estiva, si avvicinano ai balconi e ai giardini per trovare piante di cui nutrirsi. Qui trascorrono la loro estate cibandosi delle foglie delle piante, tra cui la pianta del pomodoro di cui vanno particolarmente ghiotte.
Quando si avvicina la stagione autunnale e lo sbalzo termico tra il giorno e la notte comincia a farsi sentire, le cimici verdi vanno alla ricerca di ripari in cui rifugiarsi. È proprio in questo periodo che cercano di intrufolarsi nelle nostre case.
La cimice verde è da sempre nei nostri campi, ma c’è un’altra cimice che sta infestando i campi e le città: la Halyomorpha halys. La prima segnalazione in Italia di questo insetto marroncino-grigio lungo meno di 2 centimetri risale al 2012 in Emilia Romagna. In soli quattro anni ha invaso la Pianura padana dal Piemonte al Friuli provocando gravi danni alle coltivazioni di frutta, ma attacca anche mais, vite e ortaggi. H. halys è originaria dall’Asia orientale: la sua culla si trova in Cina, Corea e Giappone. Alla fine degli anni Novanta venne segnalata negli Stati Uniti (dove ora è diventata un flagello) e da qui è giunta in Europa dove ha trovato il terreno ideale per proliferare, visto che non ci sono nemici naturali.
Questi insetti sono, per altro, molto prolifici: le femmine depongono 400/500 uova nel corso delle due stagioni fredde e una tana in casa è un vero e proprio disastro, considerando che sono anche longeve (raggiungono facilmente 1 anno di vita). Inoltre – malus da non sottovalutare – se schiacciate, le cimici puzzano in maniera insostenibile.
Come arginare l’invasione delle cimici
Si può cercare di evitare il tête-à-tête con questi insetti tenendo conto di alcuni aspetti che sono stati rilevati dalla dottoressa Tracy Leskey, entomologa a capo dell’Agricultural Research Service del Maryland.
La Leskey ha dimostrato che le cimici, in particolare quelle asiatiche, tendono ad essere attratte dalle luci blu. Limitarne l’uso, dunque, per quanto possibile, potrebbe aiutare a evitarne l’ingresso in casa. La Leskey sconsiglia, invece, le trappole per insetti: quelle comuni, infatti, non funzionano su questa specie e tendono a essere invece dannose per l’ecosistema.
Sì, invece, ai rimedi naturali: le piante di menta, per esempio, allontanano le cimici, così come l’aglio, che può essere posizionato aperto, a spicchi, vicino alle finestre. Ancora, sì al sapone di Marsiglia per lavare il bucato: il suo odore, infatti, le allontana.
Le cause dell’invasione
La cimice bruna è solo l’ultima delle specie aliene che ha invaso il nostro Paese e procurato danni estesi all’agricoltura: ricordiamo solo il punteruolo rosso che sta decimando le palme, il cinipide del castagno, o la xylella, che sta mettendo in ginocchio gli uliveti della Puglia, ma anche la coccinella arlecchino o il tarlo asiatico. Sono tutti “doni” della globalizzazione e, nel caso specifico del nostro territorio, della presenza dell’Aeroporto di Malpensa (e del vicino porto di Genova) e dell’aumento esponenziale degli scambi commerciali con l’Oriente (Cina in primis).