VIENNA – Il presidente dell’Austria, Alexander Van der Bellen, è stato rieletto con il 54,6 per cento dei voti nell’incarico che esercita dal 2017. Esponente dei Verdi fino al 2016, il capo dello Stato austriaco, che nella sola Vienna ha ottenuto il 62,9 per cento, ha battuto diversi sfidanti. Walter Rosenkranz, del Partito della libertà austriaco (Fpo) si è classificato secondo con il 19,1 per cento, seguito dal populista di destra Tassilo Wallentin con l’8,4 per cento. Dominik Wlazny del Partito della birra (BierPartei) e Gerald Grosz della destra populista hanno raggiunto rispettivamente l’8,2 e il 6 per cento. Il presidente della formazione populista Persone-Libertà-Diritti fondamentali (Mfg), Michael Brunner, è al 2,2 per cento, mentre l’imprenditore Heinrich Staudinger si è fermato all’1,6 per cento. Su 6.363.489 elettori, la partecipazione è stata del 52,5 per cento. Le schede valide sono state il 97,6 per cento, quelle non valide il 2,4 per cento.
L’incredibile exploit del Bierpartei: chi è Dominik Wlazny
Un risultato che ha dell’incredibile quello del Bierpartei, il Partito della Birra, che nella disaffezione di parte dell’elettorato verso la politica, ha intercettato il consenso di molti giovani e non allineati. Nella capitale Vienna ha raggiunto il 10%. Un voto definibile come “di protesta”, ma non solo, per una formazione politica dal carattere irriverente e dall’anima decisamente folkloristica, ad immagine e somiglianza del proprio fondatore che si è presentato come candidato presidente.
Chi è Dominik Wlazny? Innanzitutto non è affatto uno stupido: 35 anni, laureato in medicina, prima di buttarsi in politica è stato medico praticante. Cantante e comico, conosciuto col curioso nome d’arte di Marco Pogo, ha portato lo sberleffo satirico al livello dello competizione elettorale grazie a una riuscitissima campagna social.
Le proposte del partito? L’installazione di una fontana di birra nel centro storico di Vienna, l’abolizione della tassa sulle bevande nei bar e ristoranti (da compensare con una nuova tassa del 50% sulle Radler e “altre atrocità”), la fornitura universale mensile di un barile di birra a tutte le famiglie austriache (50 litri per adulto e 20 litri per bambino). Per chi non lo sapesse, la Radler è una bevanda fatta miscelando birra e limonata…
Al di là delle provocazioni il messaggio di Marco Pogo e del suo Bierpartei è l’esatto opposto di quello che lascia pensare: “restituire alla politica austriaca la serietà che merita” è il loro auspicio. “La birra è una cosa fantastica. Ma in realtà si tratta di capire come ci si può impegnare, e non è necessario essere un bevitore di birra per farlo”, ha dichiarato Wlazny all’Afp. E’ difficile crederlo, ma anche da sobri si possono fare cose buone e intelligenti…