VARESE – Partite rinviate, arbitri di serie A costretti a dirigere in prima categoria o nei campionati giovanili: la crisi di vocazioni sta mettendo in difficoltà l’AIA (Associazione italiana arbitri). L’allarme è stato lanciato in alcune Regioni: mancano arbitri per coprire le migliaia di partite che ogni settimana si disputano tra settore giovanile e categorie minori. Così non solo gli arbitri sono costretti a fare gli straordinari, ma capita sempre più spesso che qualche gara venga rinviata.
Lo scorso anno il presidente dell’Aia, Alfredo Trentalange, fu addirittura costretto, di comune accordo con la Figc, a mandare arbitri di serie A ad arbitrare gare del settore giovanile quando non impegnati nel massimo campionato. “E’ triste pensare che quel giorno ci sono trenta persone che vogliono giocare a calcio e non possono farlo perché manca l’arbitro. Non possiamo togliere uno spazio sociale e sportivo di crescita”, disse il presidente.
Così anche a Varese si corre ai ripari e si volta pagina, dopo i due anni difficili del covid, con l’obiettivo di portare nuova linfa vitale nella sezione AIA ed invertire un trend che sta creando non pochi problemi, anche nella nostra provincia, nella gestione delle gare ad ogni livello.
Solo pochi giorni fa l’arbitro varesino Daniele Minelli ha diretto Hellas Verona-Udinese in Serie A, e la Sezione AIA di Varese ha deciso di “sfruttare l’assist” fornito dal fischietto di Casciago per dimostrare come ogni aspirante direttore di gara possa ambire ad arrivare all’apice del calcio italiano. Per questo, ad accogliere ragazzi e ragazze tra i 14 e i 40 anni, ci saranno oltre cento arbitri varesini con diverse esperienze maturate sui campi provinciali, regionali e nazionali.
“Formare nuovi arbitri – spiega Roberto Arcari Farinetti, presidente della sezione varesina – per noi significa accompagnare ragazzi e ragazze a vivere il calcio all’insegna delle regole, del confronto, della passione. Siamo certi che sia un’esperienza di crescita importante per chiunque e per i più giovani si aggiunge un ulteriore vantaggio: per la fascia di età compresa tra i 14 e i 18 anni si potrà essere tesserati con una squadra e allo stesso tempo essere arbitri“.
“Imparare a prendere decisioni in una frazione di secondo – continua Farinetti –, non perdere la concentrazione, essere mediatore tra fazioni diverse: l’arbitro è un ruolo dalle grandi sfaccettature. Sul terreno di gioco ma anche fuori dal campo, perché diventa un abito da indossare, uno stile di vita, una forma mentis“.
Il corso sarà totalmente gratuito: per iscriversi, avere informazioni e partecipare alla serata di presentazione è possibile scrivere una e-mail all’indirizzo [email protected] o inviare un messaggio privato alla pagina ufficiale Facebook (AIA Varese) o Instagram (@aiavarese).