Mario Alioli, nato il 9 maggio 1928 e scomparso il 12 ottobre 2011, è stato molto attivo a Varese molti lo conoscono per il borgo dipinto di Boarezzo, dove era cresciuto, una vera e propria galleria a cielo aperto creata negli anni 70′ ed intitolata a Giuseppe Grandi e Odoardo Tabacchi, con le opere di diversi autori dipinte sui muri delle case.
L’artista varesino insegnò arti applicate nelle scuole della nostra città a Busto Arsizio, Saronno e Gallarate, e tra le tante sue opere sparse per il nostro territorio si ricordano l’affresco con i campioni del ciclismo lungo la salita del Brinzio e il quadro che raffigura la visita di Giovanni Paolo II al Sacro Monte. Alioli disegnò anche il gagliardetto e il gonfalone del palio Bosino, e dipinse la serie dei Mestieri sulla facciata del palazzo di fronte al Multisala Impero di Varese. Interessante anche la serie di dipinti dedicati all’Umbria e ad Assisi, terra d’origine della moglie Rita.
A Mario Alioli era stato reso omaggio nel 2013 con una mostra antologica a Villa Recalcati, mentre nel 2019 si era scoperta una targa, apposta sulla casa di via Bernascone dove aveva abitazione e studio. Lo scorso mese di luglio poi, un’altra targa commemorativa è stata sistemata a Boarezzo, dove il pittore aveva una casa di vacanza.
La rassegna Stanze d’Artista, allestita presso il Camponovo di via dell’Assunzione 17 a Santa Maria del Monte a Varese, dal 12 al 30 ottobre, ospiterà la mostra “Vita a colori”, 25 opere che segnano il percorso creativo di Mario Alioli, incominciato con l’informale per poi sfociare nel figurativo. Accanto a queste ci saranno i quadri astratti di Roberto Cozzi, pittore varesino che lavora a Induno Olona.
L’inaugurazione della mostra, che vedrà la presenza del critico e storico dell’arte Rolando Bellini, sarà mercoledì 12 ottobre alle ore 18 (orari di apertura: tutti i weekend e festivi, 10 – 12, 30 e 14,30 – 19. Entrata libera).
Artista curioso e indagatore, anche ceramista e autore di splendidi presepi nella Basilica di San Vittore, Alioli ha descritto con il pennello la vita della sua città con un occhio di riguardo verso i mestieri del passato e la quotidianità.