VARESE – Mancano pochi giorni alla finale del Premio Chiara 2022: domenica 16 ottobre alle 17 la Sala Napoleonica delle Ville Ponti ospiterà l’evento conclusivo, durante il quale la Giuria Tecnica, che ha scelto la terna finalista tra le oltre 50 opere di racconti pervenute, scoprirà in diretta, dallo spoglio delle schede dei 150 lettori italiani e svizzeri italiani che hanno votato, il Vincitore e i premiati della sezione Premio Chiara Giovani.
La giuria è presieduta da Romano Oldrini, presidente degli Amici di Piero Chiara, e composta da Vittorio Colombo responsabile de La Provincia di Lecco, Luca Crovi scrittore, Robertino Ghiringhelli già ordinario di Storia delle Dottrine Politiche UniCatt Milano, Paolo Grosso giornalista La Prealpina, Andrea Kerbaker giornalista, scrittore, critico letterario, Marta Morazzoni scrittrice, Mauro Novelli docente di Letteratura Italiana Contemporanea UniMi, Ermanno Paccagnini già ordinario di Letteratura Italiana Contemporanea UniCatt Milano, Luca Saltini scrittore, Stefano Vassere direttore Biblio Cantonale Lugano e Andrea Vitali scrittore.
I tre finalisti dell’edizione 2022 del Premio Chiara sono Michele Mari con il romanzo “Le maestose rovine di Sferopoli”; Antonio Pascale, autore de “La foglia di fico” e Alessandra Sarchi con il libro “Via da qui”, che saranno intervistati da Andrea Kerbaker.
Nel corso della serata sarà presentata anche Camilla Gamberini, vincitrice del Premio Chiara Inediti, con la raccolta “Quindici Donne”. A condurre l’evento sarà Claudia Donadoni.
Michele Mari, Le maestose rovine di Sferopoli, Einaudi
Ogni ossessione a Sferopoli è già stata catalogata, qualsiasi mito o superstizione trova conferma, i sogni sono moneta corrente, la letteratura è l’unica divinità. L’autore: Milano, 1955. Ha insegnato Letteratura italiana all’Univ. Statale Milano, pubblicando studi critici e curando edizioni di classici. Collabora con “Repubblica”. Ha tradotto per i maggiori editori italiani opere di Stevenson, Melville, Crane, Wells, London, Steinbeck, Orwell e Gombrowicz.
Antonio Pascale, La foglia di fico, Einaudi
Le piante sono dei fari, racchiudono simboli millenari, essenziali, nitidi. Riescono a sfidare le avversità e quindi ci offrono un modello di resistenza, perché con tenacia mettono in mostra la potenza delle contraddizioni. L’autore: Napoli 1966, è vissuto a Caserta e a Roma, dove lavora. Scrittore, saggista, autore teatrale e televisivo e ispettore presso il MIPAAF. Collabora con quotidiani e periodici. Si occupa di divulgazione scientifica.
Alessandra Sarchi, Via da qui, Minimum fax
Dovremmo trattare tutti quanti con più intelligenza l’amore, dovremmo impedirci di farne la poltrona logora su cui ogni giorno sediamo. L’autrice: Reggio Emilia 1971, vive a Bologna. Ha esordito con la raccolta di racconti Segni sottili e clandestini (Diabasis 2008). Per Einaudi ha pubblicato quattro romanzi. È autrice del podcast Vive! realizzato da “Storielibere.fm” e Piccolo Teatro di Milano in collaborazione con il “Corriere della Sera”.