La Polizia di Stato di Busto Arsizio, eseguendo un’Ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP, ha tradotto in carcere una donna di 50 anni per maltrattamenti verso gli anziani genitori.
L’accusa nei suoi confronti è quella di sottoporre da anni i genitori ottantenni a ripetuti maltrattamenti, in particolare a quotidiane richieste di denaro accompagnate da minacce e violenze anche fisiche.
La vicenda è emersa oltre un anno fa, da quando i poliziotti del Commissariato cittadino hanno iniziato a intervenire ripetutamente presso l’abitazione dell’anziana coppia perché la figlia, che vive da sola grazie a sussidi, si era solita presentarsi a casa dei genitori strepitando per ottenere denaro; quando non vi riusciva immediatamente li intimidiva, accanendosi contro oggetti e suppellettili o addirittura aggredendo l’anziano padre, al quale in qualche occasione ha anche procurato delle lesioni.
Le precarie condizioni psichiche della donna avevano fatto sì che nei suoi confronti fosse inizialmente emessa la misura di sicurezza della libertà vigilata, che le imponeva tra l’altro di sottoporsi a controlli e terapie presso le strutture sanitarie. Misura alla quale la donna non si è mai adeguata, continuando per di più ad affliggere i genitori con uno stillicidio quotidiano di pretese e aggressioni.
Ciò ha indotto la Procura della Repubblica a richiedere la misura cautelare della custodia in carcere, adottata dal GIP ed eseguita dagli agenti del Commissariato di P.S. di Busto Arsizio.