Quando si dice “aver trovato l’America”. Nel mondo calcistico non sempre questo detto vale, poichè il campionato Usa non è un campionato di livello al pari di quelli europei, eppure per Andrea Scapolo, giovane portiere originario di Laveno Mombello, tutto sembra girare per il verso giusto.
Andrea, nato il 20 novembre del 1998 a Varese, gioca da agosto nel ruolo di portiere in Carolina del Sud, nella compagine calcistica dei Patriots, squadra della Francis Marion University di Florence. La decisione di partire è nata dopo i fallimenti del Varese Calcio, di cui Andrea era portiere, per rifarsi una nuova vita sportiva e cambiare luoghi, metodi e mentalità. Quando a 20 anni, nel fiore dei tuoi anni, dopo aver assaggiato il mondo professionistico (Andrea aveva giocato anche in serie D) ti ritrovi senza una squadra,
non è semplice ripartire. Per questo nel 2021 vola in direzione USA; dopo una prima esperienza in una squadra universitaria nel New Hampshire, adesso Andrea gioca titolare ai Patriots, nelle cui fila militano altri due giocatori italiani, e sta crescendo tecnicamente e atleticamente. Nell’ultima partita ha addirittura segnato gol su calcio d’angolo nel classico disperato tentativo dalla bandierina di evitare all’ultimo secondo la sconfitta (la sua squadra stava perdendo 2 a 1).
In una recente intervista alla Gazzetta dello Sport, Andrea descrive la differenza del calcio statunitense rispetto a quello nostrano: “c’è un lavoro accurato da parte di tutto lo staff, compreso quello medico; vengono curati molti particolari come le strutture, che sono eccezionali, e i campi. La stagione vive molto sulla programmazione, anche perché è breve, sono quattro mesi pieni che comprendono la regular season, i playoff e le finali. Un punto debole sono gli arbitri, che non sono proprio eccelsi, commettono molti errori anche banali, non sono ancora al livello di quelli italiani ed europei”.
Il cognome Scapolo ai più attenti suggerirà qualcosa; Andrea infatti è nipote di Cristiano, giocatore di serie A nelle squadre, tra le altre, di Inter, Atalanta, Roma e Napoli. Terminata la carriera calcistica in Italia, Scapolo si è trasferito negli Usa, prima come osservatore e direttore tecnico e poi come allenatore. Buon sangue non mente insomma, e Andrea sta vivendo il suo sogno americano in tranquillità e con piccole ma grandi soddisfazioni. Giocando nelle squadre universitarie, il percorso sportivo si intreccia strettamente con quello accademico, per questo Andrea sta frequentando un master in “Business Administration”, al termine del quale deciderà cosa fare. “Non ho ancora vissuto l’America sotto altri aspetti – si chiude l’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport – voglio provare a fare un’esperienza lavorativa e vedere come va, chissà mai che se mi piace, non possa decidere di trasferirmi definitivamente qui”.