Dolcetto o scherzetto? Non per Vittorio Sgarbi contrario ad Halloween. In una puntata di “Sgarbi Quotidiani”, trasmissione che condusse su Canale 5 tra il 1992 e il 1999, il critico d’arte ora Sottosegretario alla Cultura, polemizzò sulla ricorrenza americana del 31 ottobre fatta di zucche, streghe e fantasmi. “Non ci si può travestire e celebrare una festa che non esiste, un Carnevale che non c’è”, era il punto del conduttore che cita un articolo di Ernesto Galli della Loggia a sostegno della riscoperta delle festività tradizionali italiane. “Anche i borghi più riparati della Penisola si riempiono di streghe e folletti al posto della Befana”.
“Non abbiamo festeggiato il ponte dei Morti ma festeggiamo feste celtiche non nostre”. Nell’argomentare la sua critica ad Halloween, Vittorio Sgarbi raccontava ai telespettatori la sua recente visita a Montecarlo, città dove a suo dire non c’è una vera cultura riconoscibile come in Italia. “Tutti erano travestiti per una festa nata l’anno scorso come la moda dei jeans o dei fast food”, dice criticando l’imposizione culturale made in USA.