BELLINZONA – Alla fine di settembre, il numero di frontalieri con un permesso G attivi in Svizzera era pari a circa 374’000. Il loro numero complessivo è aumentato di 5,8% rispetto al 3° trimestre 2021. Lo rende noto l’Ufficio federale di Statistica, dove viene precisato che negli ultimi cinque anni il numero di lavoratori frontalieri è aumentato da 322’000 nel 3° trimestre 2017 a 374’000 nel 3° trimestre 2022, il che corrisponde a un incremento del 16,3%. Stando ai risultati provvisori, a livello svizzero poco più della metà di tutti i frontalieri era domiciliata in Francia (55,7%), mentre il 24,0% e il 17,1% rispettivamente in Italia e in Germania.
La situazione in Canton Ticino
Focalizzando l’attenzione sul Ticino, ad oggi (terzo trimestre 2022) il numero complessivo di lavoratori frontalieri è pari a 77’732,3, di cui 77’536,4 provenienti dall’Italia (più del 99%). A fine settembre i frontalieri francesi in Ticino erano infatti solo 61,4, mentre quelli tedeschi 52,1. L’aumento dei frontalieri totali in Ticino è stato del 4,2% rispetto al terzo trimestre del 2021, e dell’1,6% rispetto al secondo trimestre di quest’anno.
I settori economici
Per quanto riguarda i settori economici, alla fine di settembre 116’317 frontalieri lavoravano nel settore industriale in Svizzera. Rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso l’incremento è stato del 3,6% e dello 0,7% rispetto al trimestre precedente. Nel terziario i lavoratori con permesso G erano 255’214: il loro numero è aumentato del 6,7% su un anno e dell’1,6% in un trimestre.