SARONNO – Era facilmente ipotizzabile, ma ora i carabinieri della Compagnia di Saronno ne sono convinti: dietro al ferimento di un 27enne nordafricano, avvenuto due mattine fa nei boschi vicino a Uboldo, c’è un regolamento di conti interno al mondo dello spaccio di droga.
Il soggetto, colpito a una mano e alle terga da colpi d’arma da fuoco, si trova all’ospedale di Circolo di Varese in condizioni non gravi e nelle prossime ore i militari hanno intenzione di interrogarlo per sapere di più sulla vicenda e sul giro di stupefacenti relativo.
Dell’uomo ferito si sa finora appunto che si tratta di un giovane nordafricano che soggiorna in Italia privo di un lavoro e di una fissa dimora, mentre si cercano le persone che erano nell’area boschiva al momento della sparatoria. La zona, al confine con Rescladina e Cerro Maggiore, è da tempo infestata da spacciatori di droga magrebini che nascondono le proprie attività illecite nella vegetazione.
Recentemente in quel mondo si sono susseguiti diversi fatti di sangue, vendette, in alcuni casi vere e proprie esecuzioni, legate ai traffici di droga.