Camera, le deputate mamme potranno allattare in aula

La Giunta del regolamento di Montecitorio ha dato le linee guida. Licia Ronzulli fu la prima a promuovere l'iniziativa

Da ieri le parlamentari mamme avranno la possibilità di portare i loro figli e figlie in aula alla Camera e allattarli in alcuni banchi a loro riservati.

La deliberazione è stata assunta dalla Giunta per il regolamento di Montecitorio che ha accolto un parere che ha fatto seguito all’ordine del giorno “sulle modalità di partecipazione delle deputate madri ai lavori parlamentari” presentato da Gilda Sportiello dei 5Stelle e approvato il 27 luglio scorso.

Le deputate potranno partecipare ai lavori parlamentari e, da “apposite postazioni collocate nell’ultima fila superiore dell’emiciclo”, oppure in una tribuna riservata, “previamente e appositamente individuata dal Collegio dei Questori”, potranno allattare i loro bimbi fino al compimento di un anno.

Viene così integrato il regolamento che prima prevedeva che nessuna persona estranea alla Camera potesse  “sotto alcun pretesto, introdursi nell’Aula dove siedono i suoi membri”, una regola che di fatto costringeva le deputate a interrompere la loro partecipazione alle sedute per allattare.

Già nel 2006 a Montecitorio venne allestita, vicino alla tribuna stampa, una saletta per l’allattamento delle deputate neomamme.

In seguito, con l’approdo in Parlamento di tante giovani deputate vennero predisposti altri spazi per l’allattamento vicino all’Aula. E anche una nursery. Ma in tutti i casi fino a oggi i neonati non potevano accedere all’emiciclo.

Particolarmente soddisfatta Licia Ronzulli, già parlamentare europea che su secoloditalia.it dichiara: “Finalmente! Le Deputate italiane potranno allattare in Aula alla Camera senza rinunciare al voto. Bruxelles ha aperto la strada già 12 anni fa e lo chiedo da allora per le colleghe neo mamme in Italia. Sulla conciliazione lavoro-famiglia, le Istituzioni devono essere da esempio”.