Il candidato del centrosinistra in Lombardia è Pierfrancesco Majorino. Lo ha comunicato in una nota congiunta la coalizione spiegando di aver deciso di coinvolgere nella costruzione del programma alcune eminenti personalità della società civile e progressista lombarda e di chiedere all’europarlamentare di guidare il lavoro della coalizione, candidandosi a Presidente di Regione Lombardia.
“Le forze del centrosinistra lombardo mi hanno chiesto di essere il candidato della coalizione alla presidenza di Regione Lombardia. Sono onorato ed emozionato – ha commentato su Facebook Majorino – . A partire dalla giornata di domani le incontrerò per costruire insieme, e secondo le modalità condivise, la proposta più forte possibile per cambiare pagina in Regione. Possiamo battere la destra di Attilio Fontana – aggiunge il candidato Dem – e sono convinto che ce la metteremo tutta”.
La più soddisfatta per la scelta dell’europarlamentare Dem è senza dubbio l’ala progressista della coalizione, rappresentata da Sinistra Italiana: “Il suo profilo – spiegano – corrisponde alle caratteristiche di una figura nettamente differente per storia, posizioni e credibilità a quelle di Attilio Fontana e Letizia Moratti. Ora è il momento di stringere il confronto programmatico sul quale si era lavorato in comune accordo anche con il M5s fino a luglio e definire la piattaforma”. La scelta di Majorino rappresenta, quindi, “un punto di convergenza da cui iniziare il confronto programmatico sia all’interno che all’esterno della coalizione. Si tratta di una svolta unitaria che apre verso il campo largo”.
Chi, a sinistra, sperava di allargare con Majorino la coalizione, deve però registrare il forte distinguo di +Europa, che ha espresso il proprio appoggio alla candidatura dell’ex assessore del comune di Milano, ma “riferita a una coalizione che, come oggi, non comprende il M5s”. Fonti Dem, inoltre, sottolineano come la scelta di Majorino sia stata accolta con molta freddezza dall’area che fa riferimento al sindaco di Milano, Beppe Sala, che aveva spinto fino a ieri per una candidatura più “moderata”, in grado di intercettare l’elettorato di centro e non lasciarlo alla Moratti.
Il centrosinistra, in sintesi, rischia di presentarsi alle urne estremamente diviso: Partito Democratico, Sinistra Italiana e +Europa da una parte, Moratti con Azione e Italia Viva dall’altra, Movimento 5 Stelle da solo. Attilio Fontana (che pure da molti addetti ai lavori non è considerata una candidatura “forte”) non avrebbe potuto sperare di meglio.