Da Arcisate a Venegono, da Busto Arsizio a Laveno, in tutta la provincia di Varese è sos medici di base. In alcuni centri, come Cassano Magnago, ne mancano addirittura 4, 3 a Varese, Cislago, Saronno, Malnate e nell’ambito territoriale dell’area di Ispra.
Il 22 settembre scorso ne mancavano all’appello 69. A lanciare l’allarme è il consigliere regionale e capogruppo del Pd in Commissione sanità Samuele Astuti, che spiega: “La nostra provincia rispecchia purtroppo la condizione generale della Regione, che vede la mancanza di 1166 medici di base, aumentati nel solo 2021 di 200 unità e destinati a crescere perché un quarto di loro è prossimo alla pensione. Il problema viene da lontano. Negli ultimi 15 anni 9500 hanno lasciato il servizio. Una vera emergenza che vede migliaia di lombardi senza medico di riferimento”.
“Da cinque anni – sottolinea Astuti – abbiamo posto il problema in Consiglio Regionale, insistendo sulla necessità di aumentare la capacità di formazione di medici di base e pediatri e favorendo il loro insediamento nelle aree più critiche. Richieste respinte in tutto o in parte dalla maggioranza a guida Lega ”.
Per affrontare l’emergenza il Pd propone innanzitutto di rilevare le necessità per assegnare i medici di base sui reali bisogni dei territori e programmare le sostituzioni con anticipo. Per tutti i medici di base, inoltre, deve essere prevista la riduzione degli adempimenti burocratico-amministrativi che aumentano in modo considerevole il carico di lavoro. Essenziale prevedere incentivi per i professionisti che esercitano nei territori più complessi, dando loro spazi pubblici inutilizzati e prevedendo bonus finalizzati all’assunzione di personale infermieristico e di segreteria.
Il Pd chiede, inoltre, da tempo, di aumentare le borse di studio per la formazione dei medici di base e di equipararne l’importo a quelle delle borse di specializzazione ospedaliera.