STRESA – E’ in programma per mercoledì prossimo a Roma un incontro tra il professor Angelo Miglietta (il superconsulente che era stato incaricato dal ministro del turismo del governo Draghi, Massimo Garavaglia di studiare il progetto per la ricostruzione della Funivia del Mottarone) e il sottosegretario alle infrastrutture del nuovo esecutivo, Edoardo Rixi. Lo conferma all’agenzia Agi l’assessore all’ambiente della Regione Piemonte, Matteo Marnati, che ha seguito la vicenda per conto della giunta regionale. “Dall’incontro – spiega Marnati – potrebbe scaturire un nuovo incarico, perché il precedente è decaduto con la fine delle legislatura”. Miglietta ha sempre sottolineato la necessità di realizzare un impianto ex novo, per distaccare l’immagine della funivia da quella del disastro del 23 maggio scorso.
E’ una tesi sposata totalmente dal sindaco di Stresa, Marcella Severino, ma che non convince tutti: ad esempio la minoranza di Stresa, nell’ultima seduta di consiglio comunale ha presentato una mozione in cui si chiede al comune di impegnarsi per ottenere il dissequestro dell’impianto esistente per consentire un ripristino e un ritorno all’operatività il più rapido possibile. In occasione della discussione della mozione, la scorsa settimana, la sindaca aveva ribadito la volontà dell’amministrazione di perseguire la strada della realizzazione di un nuovo impianto,
un progetto sul quale – ha detto – “c’è molto interesse a diversi livelli”. Severino ieri ha pubblicato sul suo profilo Facebook un selfie scattato all’assemblea nazionale dell’Anci con la neoministra del turismo Daniela Santanché, con la quale, dice, “ho parlato del percorso intrapreso per la ricostruzione della funivia e ci aggiorneremo presto per illustrare nel dettaglio quanto fatto e condividere i prossimi step”.
E’ comunque chiaro che un eventuale nuovo incarico affidato al professor Miglietta dal ministero oggi guidato da Matteo Salvini sposterebbe l’asse dei contatti romani dalla galassia del turismo a quella delle infrastrutture. A Stresa intanto si inseguono “rumors” sull’identita’ del partner privato che potrebbe essere coinvolto nell’operazione. Uno dei nomi circolati e’ quello della societa’ italo-austriaca Doppelmayr, che in Italia ha sede a Lana, in provincia di Bolzano, e che e’ il principale competitor di Leitner (l’azienda altoatesina che curo’ la revisione straordinaria della funivia del Mottarone nel 2015-2016 e a cui fu affidata la manutenzione dell’impianto fino alla tragedia del 23 maggio 2021, risultando oggi tra gli indagati dalla Procura di Verbania). Doppelmayr, interpellata dall’Agi, smentisce e fa sapere che “fino ad ora la nostra azienda non e’ mai stata coinvolta in progetti di ricostruzione dell’impianto”.