VARESE – A Varese 11 persone sono indagate per un giro di falsi tamponi per il Covid, pagati circa 500 euro l’uno e utilizzati per consentire ai clienti di ottenere il Green pass senza effettuare il vaccino.
Tra gli indagati risultano anche due infermieri che operavano all’esterno di una farmacia, risultata però del tutto estranea alla vicenda. Attraverso una “parola d’ordine” pattuita in precedenza, chi voleva il Green pass pagava e il suo tampone risultava positivo anche se non lo era, così da certificare l’avvenuta infezione da Covid e ottenere il green pass per poter lavorare.
A fare da intermediario era uno degli indagati, che si spostava dal Piemonte alla Lombardia, tramite contatti ottenuti all’interno di una presunta rete di non vaccinati, proponendo il tampone fasullo per aggirare la normativa sul Green pass.
Le indagini della Questura di Varese sono iniziate nel gennaio scorso, durante una serie di controlli per un altro fascicolo di inchiesta.