“Due entità perseguitano Saviano in questo momento: una è la camorra e l’altra è la presidente del Consiglio”. Così Michela Murgia ospite di ‘diMartedì‘ su La7. “Questo parallelo le verrà rinfacciato”, le ha replicato Giovanni Floris. Al centro della discussione il ‘bastardi’ pronunciato da Roberto Saviano durante una puntata di ‘Piazzapulita’ su La7 a dicembre 2020 sul tema dei migranti. La leader di Fratelli d’Italia ha querelato lo scrittore ora a processo, accusato di diffamazione: nel novembre dello scorso anno infatti il gup di Roma ha disposto il rinvio a giudizio per lo scrittore.
Murgia parla anche del quaderno degli appunti del premier Meloni: “Sono una furberia di comunicazione che risponde a due esigenze”, dice. “La prima, è quella di sembrare colloquiale, di accorciare le distanze – sottolinea – il secondo obiettivo è che disintermedia: nessun politico deve dare risposte se non ha qualcuno che gli fa domande”.
“Sulle differenze con Draghi ha ragione, ho sempre trovato scandalose le conferenze stampa con i giornalisti che applaudivano Draghi in modo discriminato, ho sempre trovato tutto prono. Su questo Meloni ha ragione, afferma ancora la scrittrice”.