VARESE – Non è un errore, ma una scelta voluta quella dell’Asst Sette Laghi di convocare chi era in lista d’attesa dal 2015, quindi per l’esattezza da 7 anni. Due gli ambulatori dedicati attivati per smaltire le liste d’attesa grazie a un piano della sanità della Regione Lombardia, che recupera pazienti in attesa anche dal 2015. E non dovrebbe esserci il rischio che non ci siano più questi pazienti, perché si tratta di interventi programmabili ma non urgenti.
La raccomandazione l’aveva data la Regione Lombardia, con l’obiettivo di smaltire le lunghe file dei pazienti che attendono la famosa chiamata dall’ospedale, specialmente di quelli contrassegnati da urgenze certificate con bollini B o D.
Certo dopo il covid che ha rallentato tutto ora la sanità deve correre, ma col piano di intervento e le risorse a disposizione bisogna aumentare al 110% l’attività preCovid, per questo la necessità di svuotare le vecchie liste di attesa con pazienti che negli anni non hanno mai annullato quegli appuntamenti.
Dunque le nuove visite in agenda – per le quali non è richiesto il pagamento di alcun ticket – faranno chiarezza sui vecchi casi, per capire quali di questi è ancora chirurgico.