VARESE – Sono 17mila i nuovi posti di lavoro che le imprese varesine prevedono di generare nel periodo compreso tra questo mese di dicembre e il prossimo febbraio. In particolare, le previsioni contenute nel Bollettino mensile del Sistema informativo Excelsior di Unioncamere–ANPAL ed elaborate dall’Ufficio Studi e Statistica di Camera di Commercio indicano che, per il solo mese di dicembre, il 36,5% delle previsioni di assunzione annunciate dalle nostre aziende (pari a 3.680) è rivolto ai giovani con meno di trenta anni.
Sebbene il numero complessivo delle assunzioni previste nel trimestre fino a febbraio sia calato di 5.910 unità, a causa di conflitto in Ucraina e crisi energetica ma anche crescita dell’inflazione e costo del denaro, la domanda di personale in provincia di Varese risulta comunque superiore (+1.470 unità) a quella rilevata nel medesimo periodo tra 2019 e 2020 antecedente l’esplosione del Covid.
È l’industria ad annunciare il maggior numero di ingressi con 6.570 previsioni di assunzioni, di cui 5.400 nel manifatturiero e nelle public utilities. A seguire, i servizi con 10.530, di cui 4.480 nelle attività rivolte alle imprese e 2.090 nel commercio.
Tra le professioni più richieste nel trimestre, ci sono nell’ordine: cuochi, camerieri e altre occupazioni turistiche (1.440), il personale non qualificato nei servizi di pulizia e in quelli alle persone (1.350), gli operai metalmeccanici ed elettromeccanici (1.210) e, infine, i tecnici in campo informatico, ingegneristico e della produzione (1.190).
Resta la difficoltà di reperimento di personale che, secondo le imprese, riguarda quasi la metà dei posti programmati a fine anno (47,9%), peraltro in calo rispetto al dato rilevato a novembre (-2,7%).
Tra le motivazioni, le imprese intervistate indicano: mancanza di candidati (31,4%) e preparazione non adeguata (12,2%). La richiesta di una precedente esperienza nel settore (39,5% delle imprese intervistate) o nella professione (25%) fornisce un ulteriore elemento di valutazione riguardo al disallineamento mensile tra domanda e offerta di lavoro.
Infine, nella nostra provincia si attesta al 30% la percentuale di contratti a tempo indeterminato in via di sottoscrizione e al 41% la quota di quelli a tempo determinato. A seguire, i contratti di somministrazione (11% del totale).